Estero

Italia, Giuseppe Conte proposto come premier

Movimento 5 Stelle e Lega hanno avanzato il nome del professore di diritto quale nuovo presidente del Consiglio

Keystone
21 maggio 2018
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Il professore di diritto Giuseppe Conte è la persona indicata da M5S e Lega per ricoprire la carica di presidente del Consiglio. Conte è stato presentato oggi al presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella da Luigi Di Maio, capo politico del Movimento 5 Stelle, e dal leader della Lega Matteo Salvini.

Se il presidente Mattarella darà effettivamente l’incarico a Conte, sarebbe la sesta volta nella storia repubblicana che a occupare Palazzo Chigi si ritroverebbe un tecnico o un professore che non è stato eletto in precedenza dai cittadini come deputato o senatore.

Nato a Volturara Appulla, un piccolo centro in provincia di Foggia, 54 anni, sposato e poi separato, un figlio di dieci anni, Giuseppe Conte vive a Roma, dove è il titolare di un grande studio legale, e insegna a Firenze diritto privato.

Il suo curriculum accademico riempie parecchie pagine: laurea in Giurisprudenza all’Università di Roma, poi una sfilza di master e perfezionamenti in giro per il mondo (Yale, Vienna, Sorbona, New York University). Nel 1988 (l’anno della laurea), era già stato inserito nella commissione istituita a Palazzo Chigi per la riforma del codice civile. Non si contano le collaborazioni con riviste giuridiche, università di paesi stranieri, i libri e gli articoli pubblicati.

È stato anche componente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, carica dalla quale si è dimesso quando Di Maio lo ha voluto tra i suoi ministri. Per avere un’idea del suo orientamento, è sufficiente dare un’occhiata alle sue dichiarazioni durante la presentazione della squadra di governo Cinque Stelle: "Primo: bisogna drasticamente abolire le leggi inutili, che sono molte più delle 400 indicate da Luigi Di Maio. Secondo: bisogna rafforzare la normativa anti-corruzione prevedendo quelle iniziative che si muovono nello spazio oscuro che precede la corruzione. Terzo: bisogna rivedere, pressoché integralmente, la riforma della cattiva scuola".

Prima del colpo di fulmine per i Cinque Stelle, Conte è stato un elettore della sinistra: "In passato ho votato a sinistra. Oggi penso che gli schemi ideologici del ’900 non siano più adeguati. Credo sia più importante valutare l’operato di una forza politica in base a come si posiziona sul rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali. E sulla sua capacità di elaborare programmi utili ai cittadini".

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