La lotta legale della famiglia Evans è conclusa. La Corte europea dei diritti umani ha ritenuto la richiesta dei genitori inammissibile
La Corte europea dei diritti umani ha rifiutato il ricorso presentato dai genitori di Alfie Evans e la loro richiesta di misure per tenerlo in vita. Inizieranno dunque alle ore 13 inglesi (le 14 in Svizzera) le operazioni per il distacco dei macchinari che tengono in vita il piccolo Alfie, affetto da una grave malattia neurodegenerativa. L’orario è indicato nel ’Piano per la sospensione del trattamento’, una sorta di documento di indicazioni trasmesso dall’Ospedale di Liverpool al padre del bimbo, che lo ha pubblicato su Facebook.
La Corte europea dei diritti umani ha rigettato il ricorso presentato dai genitori, decidendo che è inammissibile. La Corte ha inoltre rifiutato di domandare al governo di Londra le misure richieste dalla famiglia Evans per tenere in vita il piccolo Alfie. I togati di Strasburgo avevano ricevuto la richiesta di imporre a Londra misure urgenti venerdì scorso e avevano stabilito di trattare la questione in via prioritaria. La Corte aveva anche ricevuto dai genitori di Alfie un ricorso in cui chiedevano di stabilire che le autorità britanniche stavano violando il diritto alla libertà di movimento del piccolo non consentendo il suo trasferimento in un altro ospedale.
This is Alfie now..and this is the execution plan put in place for Alfie by alder hey.where is the parents involvement? their say? this is straight out murder and they are getting away with it. @Pontifex @Pontifex_it @bambinogesu please help as they plan to do this monday pic.twitter.com/yFy1g9sNsb
— #ALFIESARMY (@Alfiesarmy16) 22 aprile 2018