Estero

Matteo Messina Denaro perde 22 affiliati

Blitz in Sicilia porta all'arresto di 22 presunti boss, tra loro diversi familiari, legati al capo di Cosa Nostra. Individuata la rete usata per lo smistamento dei 'pizzini'

Il boss nel 2006 (archivio Keystone)
19 aprile 2018
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Si stringe in Italia il cerchio sul capo di Cosa nostra Matteo Messina Denaro: Polizia, Carabinieri e Direzione investigativa antimafia (Dia) stanno eseguendo un provvedimento di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Palermo nei confronti di 22 presunti affiliati alle famiglie mafiose di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Partanna (Trapani).

Il blitz scattato in provincia di Trapani è l’ennesimo colpo inferto dagli investigatori alla rete relazionale, criminale ed economica di Messina Denaro.

Le accuse nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento, detenzione di armi e intestazione fittizia di beni. Tutti reati aggravati dalle modalità mafiose.

L'indagine che ha portato al blitz ha inoltre consentito di individuare la rete utilizzata dal capo di Cosa Nostra per lo smistamento dei 'pizzini' con i quali dava le disposizioni agli affiliati. I particolari dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in Procura a Palermo alle 11.30.

L'importanza dei legami di sangue

Il legame di sangue guida il boss latitante Matteo Messina Denaro nella scelta degli uomini a cui affidare affari e gestione delle attività illecite. Il vincolo mafioso finisce col coincidere con quello familiare. Il particolare emerge dall'inchiesta della Dda di Palermo che ha portato al fermo di 22 tra boss e favoreggiatori del clan di Messina Denaro tra i quali diversi suoi familiari. Le indagini nel tempo hanno individuato al vertice delle cosche il cognato del capomafia Filippo Guttadauro, poi il fratello Salvatore Messina Denaro, quindi il cognato Vincenzo Panicola e il cugino Giovanni Filardo. E ancora il cugino acquisito Lorenzo Cimarosa, poi pentitosi, la sorella Patrizia Messina Denaro, i nipoti Francesco Guttadauro e Luca Bellomo. Oggi si conferma la scelta "familistica" del boss ed emerge il ruolo di protagonista in tutte le dinamiche mafiose sul territorio di due cognati del latitante che sono tra i fermati.

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