Estero

Il giovedì nero di Facebook

Zuckerberg, già atteso in Gran Bretagna, sarà convocato anche dalla Camera Usa. E intanto, il titolo scende...

22 marzo 2018
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La commissione parlamentare britannica per il digitale, la cultura e i media intende riascoltare Alexander Nix, cofondatore e amministratore delegato attualmente sospeso di Cambridge Analytica (CA). La società è coinvolta nello scandalo della mietitura dei dati di milioni di utenti di Facebook, che si sospetta siano stati utilizzati a scopo di propaganda politica. Lo ha annunciato il presidente della commissione, Damnian Collins, sottolineando che i deputati vogliono chiarezza da parte di Nix su quelle che emergono adesso come "le incongruenze" di una sua precedente audizione.

La commissione – che ha convocato anche Mark Zuckerberg, ma senza ottenerne per ora risposta – indaga da tempo sul sospetto impatto delle cosiddette fake news via web. Ma il caso Cambridge Analytica rischia d’avere implicazioni più ampie sullo stesso governo di Theresa May e sul Partito conservatore (di cui Collins fa parte), ricorsi entrambi in passato ai servizi di CA, o della sua casa madre Scl, in progetti che ai più appaiono come finalizzati alla manipolazione del consenso.

Zuckerberg convocato anche negli Stati Uniti

Anche la commissione della Camera Usa per l'energia e il commercio convochera' Zuckerberg. "Crediamo che lui, come ceo di Facebook, sia il testimone giusto per dare risposte al popolo americano", hanno detto Greg Walden e Frank Pallone, rispettivamente presidente e membro della commissione. "Siamo impazienti di lavorare con Facebook e con Zuckerberg per decidere data e luogo a breve per una audizione davanti a questa commissione", hanno aggiunto. Rappresentanti di Facebook, di cui non e’ stato diffuso il nome, hanno fornito alcuni chiarimenti oggi allo staff della commissione, secondo Walden e Pallone. Ma un portavoce della commissione ha precisato che l’incontro ha lasciato molte domande senza risposta, in particolare quelle su come Fb e terze parti proteggono i dati dei consumatori sulla piattaforma del social media.

La protezione della sfera privata al prossimo vertice Ue di Sofia

La questione di Facebook e l’obbligo da parte dei social a rispettare le regole sulla protezione della sfera privata sarà nuovamente affrontata al vertice informale dell’Ue a Sofia in maggio, insieme alle altre tematiche del digitale. È quanto si legge nelle conclusioni dell'ultimo vertice Ue. "I social network e le piattaforme digitali devono garantire pratiche trasparenti e la piena protezione della privacy e dei dati personali dei cittadini", per questo "la legislazione Ue e nazionale deve essere rispettata ed applicata", si legge nel testo. "Questa importante questione", insieme al completamento del mercato unico digitale entro il 2018, intelligenza artificiale e competenze digitali, conclude il documento dei 28, "saranno discusse dai capi di stato e di governo al loro incontro informale a Sofia a maggio".

Al via le indagini sui legami con il Russiagate

Lo scandalo rischia di intrecciarsi sempre più con il Russiagate. Alle indagini di diverso tipo annunciate negli ultimi giorni sulle due sponde dell’Atlantico si aggiunge infatti quella aperta da Robert Mueller, il procuratore speciale che negli Usa sta cercando di accertare eventuali connessioni tra Donald Trump e la Russia prima, durante e dopo le elezioni presidenziali del 2016. L’obiettivo degli uomini di Mueller è quello di fare chiarezza sui legami tra la campagna elettorale del tycoon e la Cambridge Analytica, la famigerata società di dati che ha lavorato per Trump prima del voto e che è finita nell’occhio del ciclone per aver usato le informazioni personali di oltre 50 milioni di utenti Facebook a fini politici. Già alcuni degli ex manager e consiglieri dell’allora candidato presidenziale repubblicano sarebbero stati ascoltati dagli investigatori, così come alcuni membri del team di esperti digitali e analisti assunti fin dai tempi delle primarie.

E il titolo scende ancora...

Ancora una giornata negativa per il 'titolo social', che a Wall Street ha chiuso la giornata di contrattazioni in calo del 2,66%.

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