Italia

Ordigno bellico in un cantiere di Fano, evacuati in 23 mila

La bomba è stata rinvenuta questa mattina. L'evacuazione è stata ordinata per questioni di sicurezza in un area di 1,8 chilometri

Foto Occhio alla notizia
13 marzo 2018
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Massiccia operazione, a Fano, avviata in serata e che proseguirà tutta la notte, per evacuare circa 23 mila persone (un terzo degli abitanti della città) dopo il ritrovamento stamani di un ordigno residuato bellico della seconda guerra mondiale in un cantiere in viale Ruggeri, sul lungomare Sassonia. Lo stato di allarme durerà fino a domani alle 13. "Si tratta di una misura precauzionale – spiega all'Ansa l’assessore alla Protezione civile Cristian Fanesi -. Domani le scuole saranno chiuse, ma non appena la bomba sarà stata fatta brillare e avremo i permesso delle autorità militari la gente potrà tornare a casa".

Ad essere allontanati sono stati i cittadini che risiedono o lavorano nel raggio di circa 1'800 metri dal punto di ritrovamento della bomba. Evacuati anche l’ospedale Santa Croce e la stazione ferroviaria. Lo stop non interessa invece l’autostrada A14.

La decisione della maxi-operazione di evacuazione – per la quale sono stati chiamati a collaborare mille soldati, che passeranno casa per casa nell’area interdetta – è stata adottata d’urgenza dalla prefettura di Pesaro dopo che la ricognizione da parte degli artificieri dell’Esercito avrebbe evidenziato, secondo quanto si è appreso, che la bomba è stata accidentalmente innescata, forse durante le stesse operazioni che l’hanno portata alla luce.

Si tratta di un ordigno di fabbricazione inglese da 500 libbre (circa 225 chili) con le spolette differite: in linea teorica potrebbe esplodere entro 144 ore. Da qui la decisione precauzionale di allontanare le persone, in attesa della rimozione. Questa dovrebbe avvenire nelle prossime ore, sempre a cura degli artificieri dell’Esercito, che poi consegneranno la bomba ai colleghi della Marina, che la faranno brillare in mare.

La bomba era stata rinvenuta stamani nel cantiere dell’Aset che sta installando alcuni scolmatori. A darne notizia alla cittadinanza è stato il sindaco Massimo Seri annunciando che al termine della verifica tecnica sulla natura del reperto bellico sarebbero state comunicate le misure da adottare per consentire l’intervento di rimozione e la bonifica della zona in condizioni di sicurezza per i cittadini. Subito è stato convocato il Centro operativo comunale (Coc) con tutti i dirigenti, in attesa di disposizioni dalla Prefettura. Il Comune sin da stamani ha chiesto ai cittadini "la massima collaborazione e disponibilità".

In serata, poi, il sindaco ha invitato i residenti nella zona interdetta a lasciare le loro case e a dormire altrove, presso amici o parenti, se ne hanno la possibilità. Le zone da evacuare sono il lungomare di Sassonia, il centro storico e la periferia a sud del centro. Il blocco delle circolazione ferroviaria è stata interrotto per circa una quarto d’ora per lasciare passare due frecce e un regionale, poi è stato immediatamente ripristinato. Parlando in diretta all’emittente locale Fano Tv, insieme al prefetto di Pesaro Urbino Carla Cincarilli, Seri ha elencato i quartieri che debbono essere evacuati, aggiungendo che sono stati predisposti dei centri di raccolta in palestre e altre strutture.

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