Estero

Thailandia, 'fabbrica bebè': a giapponese la custodia di 13 figli

La decisione della Corte dei minori di Bangkok sul clamoroso caso scoppiato nel 2014

20 febbraio 2018
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Un uomo giapponese che aveva avuto 13 bambini tramite madri surrogate in Thailandia ha ottenuto oggi la custodia legale dei bimbi, e potrà così riportarli in Giappone. La decisione della Corte per i minori di Bangkok pone così fine a un caso, soprannominato "la fabbrica dei bebè", che per il clamore suscitato ha contribuito all’introduzione di severe restrizioni nel Paese per una pratica che fino a pochi anni fa aveva alimentato un florido business. Mitsutoki Shigeta (28 anni), figlio di un facoltoso magnate e a sua volta proprietario di diverse società, è stato riconosciuto dai giudici il padre biologico dei bambini, che gli sono stati affidati in quanto nati prima che la pratica dell’"utero in affitto" fosse dichiarata illegale. Shigeta si è sempre detto capace di mantenere tutti i bambini, offrendo loro tutti i mezzi economici per una crescita felice. Il caso era venuto alla luce dopo la scoperta, nel 2014, di nove bebè nati da nove diverse madri surrogate in un appartamento non ammobiliato di Bangkok, in compagnia di altrettante "tate". La nuova legge thailandese in materia prevede che le madri surrogate debbano essere imparentate con i genitori del bebè che portano in grembo.

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