A bordo dell'Antonov anche un uomo d'affari sciaffusano. Ritrovata la prima scatola nera che potrebbe aiutare a capire cosa è successo
Nessuna richiesta di soccorso, niente che facesse presagire un problema. È probabilmente successo tutto troppo in fretta per dare il tempo ai piloti di reagire. Dai dati inviati a terra dall'Antonov An-148 della compagnia Saratov Airlines schiantatosi ieri sette minuti dopo il decollo dall'aeroporto Domodedovo di Mosca si può solo notare una drammatica perdita di quota: mille metri in meno di venti secondi. Poi, poco dopo, lo schianto in un campo a 30 chilometri a sudest dell'aeroporto. A bordo pure un uomo d'affari svizzero, uno sciaffusato, che si trovava in Russia per lavoro.
Ignote per ora le cause. Stando al portale Meduza il comandante avrebbe rifiutato il 'de-icing', la procedura per togliere il ghiaccio da ali e carlinga.
I soccorritori giunti sul posto l'esito dell'incidente è subito risultato chiarissimo: "Non è pensabile che ci siano sopravvissuti", hanno subito dichiarato dopo essersi trovati di fronte i resti dell'aereo sparsi su una lunghezza dei un chilometro. A bordo vi erano 65 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio. Le ricerche dei corpi delle vittime potrebbero durare una settimana, hanno reso noto le autorità russe, secondo quanto riporta Radio Free Europe. "Sul posto si lavora 24 ore al giorno", ha detto stamani il ministro delle Emergenze, Vladimir Puchkov, sottolineando che le operazioni sono ostacolate dalle forti nevicate. Finora, solo due dei 71 corpi sono stati recuperati, ha reso noto il ministero delle Emergenze.
Lo schianto è stato ripreso da una telecamera di sicurezza posta poco lontano. Le immagini non aiutano però a ricostruire quanto accaduto nei momenti finali del volo: nel video si nota solo una palla di fuoco susseguente allo schianto. Maggiori indizi dovrebbero giungere dall'analisi delle scatole nere, entrambe ritrovate. Intanto fonti ufficiali russe hanno smentito che sia stata ritrovata la carlinga di un secondo velivolo. Inizialmente la presenza di una sacca postale da venti chili tra i resti aveva portato a ipotizzare una collisione a mezz'aria con un elicottero.
Stando al portale Meduza, il comandante avrebbe rifiutato la procedura di 'de-iceing' (per togliere il ghiaccio dalla carlinga prima della partenza) giudicando che le condizioni meteorologiche non erano tali da renderla necessaria. La testata, che cita diversi esperti di aviazione, nota come il velivolo Antonov An-148 possieda un sistema autonomo di riscaldamento del corpo esterno dell’aereo e che il jet non sarebbe stato in grado di raggiungere la quota di 1800 metri di altezza in presenza di ghiaccio sulle ali.
La Saratov Airlines ha deciso di sospendere i velivoli Antonov An-148 in attesa dei risultati dell’indagine sulle cause dell’incidente di ieri. "La direzione di Saratov Airlines ha deciso di sospendere temporaneamente i voli degli AN-148: ci scusiamo per le imminenti modifiche al programma di volo", ha detto la compagnia aerea. La Saratov Airlines possiede nella flotta sei aerei AN-148.
Saratov Airlines flight #6W703 from Moscow to Orsk is missing according to reports in mediahttps://t.co/76IcETh6on pic.twitter.com/5a9TwnJJXQ
— Flightradar24 (@flightradar24) 11 febbraio 2018