Estero

Israele: 'la legge polacca sulla Shoah è negazionista'

Il ministro israeliano Yoav Gallant: "La memoria dei sei milioni di ebrei uccisi è più forte di qualsiasi legge"

Ti-Press
1 febbraio 2018
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Il Senato polacco dominato dal partito conservatore Diritto e giustizia (Pis) del leader Jaroslaw Kaczynski, nonostante le proteste di opposizione, ha accolto nella notte tra mercoledì e giovedì la controversa legge con la quale si può condannare fino a tre anni di prigione coloro che attribuiscono alla nazione o lo stato polacco la corresponsabilità per l'Olocausto oppure nega i crimini compiuti durante la guerra sui polacchi da parte degli nazionalisti ucraini.

Forti reazioni si sono levate in Israele all'approvazione della cosiddetta legge sulla Shoah, che ora deve andare al vaglio del presidente polacco Andrzej Duda. Il ministro israeliano Yoav Gallant l'ha definita "un caso di negazione della Shoah". "La memoria dei sei milioni di ebrei uccisi - ha detto su twitter, ripreso dai media - è più forte di qualsiasi legge. Proteggeremo la loro memoria e faremo nostra la lezione: la capacità di difenderci da noi stessi"

Anche l'ex ministro degli esteri israeliano Tizpi Livni ha attaccato il passo di Varsavia: "hanno sputato in faccia ad Israele due volte", ha detto alla Radio ricordando che era stato raggiunto un accordo tra il premier polacco e quello israeliano Benyamin Netanyahu e che questo "è stato ignorato". Il deputato laburista Itzik Shmuli ha proposto che la Knesset approvi subito leggi a contrasto di quella polacca.

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