Estero

Blitz dei neofascisti contro 'Repubblica', Minniti: 'atto criminale'

(Keystone)
6 dicembre 2017
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 Volto coperto, fumogeni e un messaggio chiaro di "guerra". È il blitz dei neofascisti di Forza Nuova sotto la sede di Repubblica, un macabro salto di qualità della formazione di estrema destra che invita esplicitamente a boicottare un giornale. A rivendicarlo il leader del movimento Roberto Fiore che annuncia "guerra al Pd e al Gruppo Espresso (editore del giornale, ndr)", rei a suo dire di "criminalizzare Fn" con inchieste sulla natura dei suoi fondi. "Atto criminale e inaccettabile" bolla l’azione il ministro dell’Interno Marco Minniti. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella esprime "solidarietà" ai giornalisti di Repubblica ed Espresso per "i gravi fatti di oggi". Il premier Paolo Gentiloni chiama il direttore del quotidiano Mario Calabresi. La spedizione finisce con un denunciato per violenza privata e altri reati. "È il primo atto di una guerra politica contro il gruppo Espresso e contro il Pd – dice Fiore -. Stanno portando avanti un’opera di mistificazione e di criminalizzazione che vuole mettere fuori gioco Forza Nuova". In un post sulla pagina Fb del movimento si rivendica "l’assalto", "contro le menzogne dei pennivendoli di regime e maschere sul volto: ci siamo presentati così perché oggi rappresentiamo ogni italiano tradito da chi con la penna favorisce Ius soli, invasione e sostituzione etnica. Roma e l’Italia si difendono se necessario a calci e pugni. Questi infami sappiano che non gli daremo tregua". "La comunità civile deve dare un messaggio netto e forte: il Pd continuerà a lavorare contro atti di fascismo", risponde il leader Pd Matteo Renzi. "Non ci può essere un gruppo organizzato che dichiara guerra alle idee", ammonisce Minniti. Il presidente del Senato e neo leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso 

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