Estero

Samsung scalza Intel dopo 20 anni di egemonia

(Ahn Young-joon)
27 luglio 2017
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Samsung Electronics da record: si avvia a battere per la prima volta Apple sul fronte dei profitti e a scalzare Intel dalla leadership mondiale dei semiconduttori, chiudendo un regno incontrastato durato oltre 20 anni. Nonostante la crisi del Galaxy Note 7 del 2016 e l’arresto per corruzione del vice presidente e leader de facto Lee Jae-yong (il cui destino dovrebbe chiarirsi entro il 27 agosto), il colosso sudcoreano chiude il secondo trimestre col boom di utili netti saliti, sfruttando la forte domanda di microchip, la corsa della serie Galaxy S8 e degli schermi Oled, dell’85% annuo, a 10.800 miliardi di won (9,7 miliardi di dollari). La casa di Cupertino, che diffonderà i dati martedì, dovrebbe fermarsi secondo gli analisti a 8,2 miliardi di dollari.

Con un primo semestre a livelli record, Samsung si appresta a terminare l’esercizio fiscale 2017 con risultati mai raggiunti nella sua storia grazie alla robusta domanda dei piccoli microchip DRAM e NAND, indispensabili per server e apparecchiature mobili. I profitti operativi del secondo trimestre salgono del 73%, a 14.100 miliardi di won (12,7 miliardi di dollari), su vendite a +20% (a 61.000 miliardi di won, 54,8 miliardi di dollari) in linea con le indicazioni preliminari di inizio mese. Il 60% dei profitti operativi deriva dai semiconduttori, pari a 8.000 miliardi di won su vendite per 17.600 miliardi di won (15,8 miliardi di dollari). Ed è qui il sorpasso su Intel: il colosso Usa dovrebbe secondo gli analisti annunciare oggi alla chiusura di Wall Street profitti operativi per 3,89 miliardi su 14,4 miliardi di dollari di ricavi. Nel primo trimestre la divisione microchip di Samsung aveva quasi doppiato gli utili, ma non superato i ricavi di Intel che a fine anno, dovrebbero attestarsi a 60 miliardi contro i 62,6 della rivale asiatica.

La divisione smartphone allunga grazie al lancio di primavera del Galaxy S8, con vendite mai avute finora coi precedenti modelli: un trend che ha mitigato gli oneri da oltre 5 miliardi di dollari spesi per il flop del Galaxy Note 7, ritirato dai mercati nel 2016 sui rischi di incendio della batteria. Samsung Electronics (-0,08% alla Borsa Seul) ha un piano di investimenti quadriennale di espansione della produzione di microchip da 18 miliardi di dollari al fine di cogliere le opportunità di un mercato globale in crescita del 52% a fine anno, a 400 miliardi, secondo le stime di Gartner.

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