Confine

Stato di agitazione del personale delle dogane di Como

L’obiettivo dei sindacati è quello di ottenere l’arrivo di altri funzionari e di ovviare alla carenza di personale in servizio

Ponte Chiasso
(Ti-Press/Archivio)
31 gennaio 2023
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Stato di agitazione del personale in servizio alle dogane di Como, incluse Ponte Chiasso (Brogeda), Chiasso stazione e Oria Valsolda. A proclamarlo sono stati la Rappresentativa unica sindacale e i sindacati territoriali Cgil, Cisl, Uil, Flp, Usb e Confsal Unsa. L’intento? "Far fronte alla grave carenza di personale in servizio, causata da pensionamenti di dipendenti che non vengono sostituiti, a fronte dell’aumento dei carichi di lavoro in parte dovuto alle procedure doganali e in parte agli inasprimenti dei controlli tributari". Le organizzazioni sindacali di categoria non escludono altre forme di protesta, anche se per ora non si parla di scioperi.

L’obiettivo dello stato di agitazione è quello di "ottenere con la massima urgenza l’arrivo di almeno 40 nuovi funzionari da destinare alle dogane di Como, in primis quelle di frontiera", in modo da arrivare a "un adeguamento dei carichi di lavoro a oggi non più sostenibili". Sino a ora sia dalla direzione regionale della Lombardia che dalla direzione nazionale non sono giunte risposte. Oltre alle tre sezioni di frontiera, alla direzione provinciale di Como, fanno riferimento anche le dogane di Campione d’Italia, Lecco e Montano Lucino. Lo stato di agitazione dei dipendenti delle dogane comasche per ora non ha causato problemi.

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