Confine

Paratie sul lago di Como, assolto e prosciolto l’ex sindaco

‘Il fatto non sussiste’. Così la Corte d’Appello di Milano sui presunti illeciti di cui doveva rispondere l’ex primo cittadino

Caso chiuso
(Ti-Press)
13 gennaio 2023
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Assoluzione dall’accusa di falso "perché il fatto non sussiste" e proscioglimento per prescrizione da imputazioni di turbativa e falso. Si è chiuso così il processo d’Appello per l’ex sindaco di Como Mario Lucini (centrosinistra) in carica fino al 2017, che in primo grado era stato condannato a un anno e 6 mesi e già assolto da parte delle contestazioni, a seguito dell’inchiesta su presunti illeciti all’interno dell’amministrazione comunale legati al progetto di realizzazione delle paratie per difendere la città dalle esondazioni del lago. Un’indagine partita, anche con una serie di arresti, nel 2016.

Oggi la quarta sezione della Corte d’Appello di Milano (presidente del collegio Giuseppe Vanore) ha assolto e prosciolto anche altri imputati in secondo grado (sette le condanne dei giudici comaschi nel 2019). È stata assolta "perché il fatto non sussiste", tra gli altri, Antonietta Marciano, ex capo ufficio legale del Comune di Como e difesa dall’avvocato Davide Steccanella, che in primo grado era stata condannata per falso e già assolta dalla presunta turbativa.

Due sole le condanne comminate dai giudici: all’ex direttore dei lavori delle paratie e all’imprenditore, ma con la rideterminazione della pena in 6 mesi, sospesa. Tra l’altro, il primo (4 anni per lui in primo grado), con un altro imputato, è stato assolto da un’imputazione di corruzione "perché il fatto non sussiste". Nei confronti di questi ultimi sono state anche revocate confische decise dal Tribunale di Como quasi quattro anni fa.

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