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Sarà trasferita a Sondrio la truffatrice fermata a Brogeda

La 70enne che viveva in Ticino è accusata di aver raggirato numerosi anziani nel Nord Italia. Lunedì 5 dicembre l’interrogatorio in carcere.

Si è fatta consegnare gioielli e soldi
(archivio Ti-Press)
4 dicembre 2022
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Sarà interrogata nella giornata di lunedì 5 dicembre al Bassone dal giudice delle indagini preliminare del Tribunale di Como, la 70enne pensionata svizzera, residente a Lugano, arrestata giovedì alla dogana autostradale di Brogeda. Per la Procura di Sondrio, titolare dell’indagine scaturita a seguito di sei truffe ai danni di donne di età compresa fra gli 80 e i 94 anni (due andate a segno, le altre quattro fallite in quanto le vittime designate non ci sono cascate nel tentativo di raggiro), la 70enne sarebbe una truffatrice seriale che in diverse regione del Nord Italia avrebbe portato a termine altre truffe ai danni di persone anziane (tutte donne) e altre tentate.

A tradire la truffatrice è stato il fatto che, per le sue scorribande, era solita noleggiare in Ticino una Smart, notata a Sondrio. Scontato l’esito dell’interrogatorio al Bassone, in quanto si tratta di una rogatoria chiesta dalla magistratura valtellinese. Insomma, l’arresto sarà confermato. Appare scontato il trasferimento della donna a Sondrio, dove le indagini degli agenti della Squadra Mobile proseguono, con particolare attenzione all’analisi del traffico telefonico della mezza dozzina di cellulari, tra cui due iPhone e dei cellulari gsm, sequestrati alla donna, unitamente a mille euro in contanti e 6 carte di credito svizzere, sulle quali la magistratura valtellinese è intenzionata a chiedere una rogatoria internazionale alle autorità svizzere.

Gli investigatori della squadra mobile di Sondrio stanno inoltre cercando di saperne di più sulla fine che hanno fatto i preziosi, per una valore di oltre 35mila euro, che la donna è riuscita a farsi dare dalle due vittime delle truffe messe a segno lo scorso 16 novembre, giorno in cui altri quattro raggiri sono andati in fumo. Il tutto in rapidissima sequenza, come è stato ricostruito dagli investigatori. Il primo tentativo alle 11.30 in via Fossati, seguito da un altro alle 12.20 in via Ercole Bassi. Dieci minuti dopo, alle 12.30, la truffatrice era riuscita a farsi consegnare denaro e oggetti di valore da un’anziana in Lungomallero Diaz, e alle 13.15 aveva replicato, stavolta in via Gorizia. Infine gli ultimi due tentativi, in via Marconi alle 13.30 e in via don Guanella alle 15.10.

La successione delle truffe dimostra che siamo in presenza di una truffatrice seriale il cui modo di operare è tragicamente noto anche in Ticino. Quello del falso nipote bisognoso di soldi in quanto coinvolto in incidenti stradali che aveva telefonato alle vittime designate. Attraverso la memoria dei cellulari sequestrati alla 70enne, gli investigatori sperano di identificare il falso nipote.

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