Confine

Coca e prostituzione, richiesta di rogatoria verso il Ticino

Accuse e arresti sono il risultato di una operazione condotta nel Comasco e che coinvolge tre persone. Due sono già nelle carceri cantonali

Le ragazze lavoravano in club ticinesi
(Ti-Press)
29 maggio 2022
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C’è la richiesta di una rogatoria firmata dalla Procura di Como per la coppia finita in carcere in Ticino. La magistratura lariana ha deciso di sentirla nell’ambito di una inchiesta per spaccio di cocaina, agevolazione e sfruttamento della prostituzione, aggravato dall’uso della violenza, maltrattamento di familiari, violenza sessuale e personale. Per questi reati Oltreconfine è stato arrestato un cittadino rumeno di 44 anni, residente nel Comasco e titolare nel cantone di una attività commerciale, mentre i due – una 31enne rumena e un 29enne italiano – sono stati raggiunti dal provvedimento restrittivo in prigione, dove sono rinchiusi dal febbraio scorso dopo essere stati sorpresi a Brogeda con una trentina di grammi di cocaina.

Le manette sono scattate a seguito di una operazione denominata ‘Afrodite’. L’inchiesta ha consentito di ricostruire un giro di sfruttamento della prostituzione, che viene imputato agli arrestati, ai danni di giovani donne rumene impiegate in club erotici in Ticino. Ragazze che, stando all’accusa, sarebbero state violentate e sottoposte ad abusi sessuali, nonché costrette a spacciare cocaina ai clienti. Una vita impossibile che ha spinto più di una vittima a ribellarsi. Il 44enne si difende affermando che i rapporti violenti tra lui e la ragazza erano consenzienti.

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