Confine

Sessanta furti a pazienti del Sant’Anna: ladra seriale presa

La donna era impiegata come addetta alle pulizie. Una dozzina di episodi anche ai danni del personale medico e infermieristico

Risolto il ‘giallo’ delle misteriose sparizioni in corsia
(Ti-Press)
29 aprile 2022
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Una ladra seriale è stata denunciata a piede libero per furto aggravato. La donna italiana – 52enne residente a Olgiate Comasco – è accusata di aver messo a segno oltre sessanta furti ai danni di altrettanti degenti del reparto ‘Medicina 3’ dell’ospedale Sant’Anna di Como.

Come addetta alle pulizie, dipendente di una cooperativa esterna all’Asst Lariana, la donna aveva libero accesso alle camere dei pazienti: è stata identificata grazie a una serie di telecamere installate nel reparto proprio con l’obiettivo di risolvere il ‘giallo’.

La donna è stata sottoposta a perquisizione personale e domiciliare: nella sua abitazione i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato una serie di ricevute di ‘compro oro’. Il sospetto è proprio quello che si tratti di documentazione inerente alla cessione di una parte importante dei gioielli e dei preziosi spariti in questi mesi.

Sempre secondo quanto ricostruito nel corso dell’indagine – coordinata dal sostituto procuratore Massimo Astori –, la donna avrebbe sempre agito nello stesso modo, entrando cioè nelle stanze di degenza quando i pazienti erano assenti per essere sottoposti a esami e accertamenti clinici o per fare quattro passi in reparto, ove consentito.

Rubava sempre piccole quantità di denaro, o – quando le capitava – pochi preziosi, cercando nel limite del possibile di non suscitare eccessivo allarme. Trenta, quaranta euro alla volta, finendo però per farsi ‘prendere’ la mano. Una dozzina di furti anche ai danni del personale medico e infermieristico.

Interrogata dal magistrato inquirente la 52enne avrebbe ammesso le contestazioni, sostenendo di essersi trovata in un momento di difficoltà economica.

Le indagini proseguono con l’obiettivo di quantificare non solo il numero degli episodi ma l’ammontare complessivo della refurtiva, anche se difficilmente sarà sempre possibile recuperare i preziosi rivenduti ai ‘Compro oro’.

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