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Crollo del ponte di Annone, tre condanne e un'assoluzione

I fatti risalgono al 28 ottobre 2016, quando morì un uomo di Civate. Le pene vanno dai 3 anni ai 3 anni e 8 mesi

6 settembre 2021
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A quasi cinque anni dai fatti si è concluso in Tribunale a Lecco, con tre sentenze di condanna e un'assoluzione, il processo per il crollo del ponte di Annone, avvenuto il 28 ottobre del 2016 quando a perdere la vita fu Claudio Bertini di Civate che, al volante della sua autovettura, era rimasto schiacciato dall'infrastruttura.

Sul banco degli imputati dirigenti delle Province di Lecco e Bergamo e uno dell'Anas. I tre dirigenti condannati sono stati giudicati colpevoli dei reati di omicidio e lesioni colpose, disastro colposo e crollo di infrastruttura. È stata assolta la dirigente della Provincia di Bergamo che autorizzò il trasporto eccezionale che con il suo peso provocò il collasso del ponte.

Il giudice Enrico Manzi ha condannato l’ingegner Angelo Valsecchi, a suo tempo dirigente della Provincia di Lecco e oggi al Ministero dei Trasporti a 3 anni e 8 mesi, condanna pesante a 3 anni e 6 mesi anche per l’ingegner Giovanni Salvatore di Anas mentre l’ingegner Andrea Sesana, funzionario della Provincia di Lecco, è stato condannato a 3 anni. Il giudice, pur concedendo le attenuanti generiche e speciali, ha stabilito la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici. Assolta perché il fatto non costituisce reato la dirigente della Provincia di Bergamo che aveva firmato l’autorizzazione al transito del mezzo pesante. Alla lettura della sentenza era presente anche la vedova della vittima. La sentenza di primo grado sarà impugnata.

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