Confine

Vigezzo, tra lupo e pastori la convivenza è impossibile

Dopo le ultime predazioni il sindaco di Santa Maria Maggiore scrive alla Prefettura per ribadire come la situazione, sui monti, non sia più gestibile

16 agosto 2021
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Lupo ancora protagonista, in negativo, in Valle Vigezzo, a pochi chilometri dal confine con le Centovalli. Stando a quanto riportato da “Ossolanews.it“, le recenti predazioni richiedono interventi risolutivi che permettano agli allevatori di difendere il bestiame e presidiare prati e pascoli sempre più destinati all'abbandono, con le conseguenze inevitabili di fenomeni di dissesto idrogeologico e perdita del paesaggio culturale nei secoli tramandato. In una lettera inviata alla Prefettura della Regione e Provincia, il sindaco di Santa Maria Maggiore, Claudio Cottini ribadisce come la permanenza in Alpe da parte degli allevatori sia sempre più insostenibile. I sindaci dei comuni montani non possono fare altro se non sensibilizzare le istituzioni affinché adottino provvedimenti decisivi. Il problema di fondo è quello di trovare una forma di convivenza tra la presenza del predatore e la permanenza della zootecnia di montagna, già fortemente diminuita col passare dei decenni.

Sempre a detta di Cottini, “non possono bastare indennizzi, recinti da presidiare cani da guardia che, per le loro caratteristiche, costituiscono aggravio di costo per il loro mantenimento e motivo di preoccupazione per gli escursionisti che li incontrano lungo i sentieri. Chiediamo interventi urgenti e risolutivi che permettano agli allevatori, di presidiare con il loro lavoro, prati e pascoli sempre più destinati all'abbandono, con le conseguenze inevitabili di fenomeni di dissesto idrogeologico e perdita del paesaggio culturale nei secoli tramandato“.

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