Confine

Mottarone, funivia manomessa per motivi economici

Il capo servizio della funivia ha ammesso che i bloccafreni erano stati inseriti per evitare lo stop dell'impianto per manutenzione. Intanto Eitan è sveglio e cosciente

(Keystone)
27 maggio 2021
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Gabriele Tadini, capo servizio della funivia del Mottarone, "ha ammesso di avere deliberatamente e ripetutamente inserito i dispositivi blocca freni (forchettoni), disattivando il sistema frenante di emergenza". Una condotta "di cui erano stati ripetutamente informati" Enrico Perocchio e Luigi Nerini, direttore di esercizio e amministratore di Ferrovie del Mottarone, che "avvallavano tale scelta e non si attivavano per consentire i necessari interventi di manutenzione che avrebbero richiesto il fermo dell'impianto, con ripercussioni di carattere economico". Lo sostiene la procura di Verbania nel decreto di fermo dei tre.

Intanto il piccolo Eitan, sopravissuto alla strage, è sveglio e cosciente.Parla con la zia Aya e si guarda intorno il piccolo Eitan, il bambino unico sopravvissuto all'incidente della funivia del Mottarone. Lo rendono noto i sanitari dell'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove è ricoverato. "Il bambino è adesso sveglio e cosciente nel reparto di Rianimazione", si legge nel bollettino giornaliero sulle sue condizioni di salute. "Dal punto di vista clinico è sempre in prognosi riservata, dovuta al trauma toracico e addominale oltre che alle fratture agli arti. Nei prossimi giorni uscirà dalla Rianimazione e verrà trasferito in un reparto di degenza". Oltre alla zia Aya con il piccolo Eitan, c'è anche la dottoressa Marina Bertolotti, psicologa che, da quando è stato deciso di risvegliare il piccolo dal coma indotto, lavora con la sua equipe per evitare al bambino traumi al risveglio. Verranno "assecondati i tempi del bambino", spiegano i sanitari, e si deciderà con i familiari cosa dirgli.

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