Confine

Lavena Ponte Tresa e i clacson della discordia

Lanciata una raccolta di firme dai residenti a ridosso della dogana attraversato ogni giorno da un elevato flusso di frontalieri

La colonna di auto in entrata e in uscita è quotidiana (Ti-Press/Archivio)
19 maggio 2021
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Lavena Ponte Tresa: i clacson della discordia a ridosso della dogana. Esasperati dall’inquinamento acustico, che ha spesso inizio alle prime luci del giorno, gli abitanti di Lavena Ponte Tresa che risiedono nelle vie a ridosso della dogana hanno avviato una raccolta firme affinché venga posto rimedio a quello che accade quotidianamente nei pressi del valico che porta i lavoratori frontalieri in Svizzera. La fila che procede a suon di clacson è un problema da tempo, ma ultimamente il fastidio è peggiorato a causa di un secondo fenomeno, frutto delle cattive abitudini di una parte dei frontalieri che lungo via Luino, dove le corsie stradali, si dividono: qui c'è chi prende la carreggiata che porta a Brusimpiano, per poi rientrare in colonna in prossimità dell'area di sosta, scatenando così la reazione di chi al volante attende di entrare in Ticino. La raccolta di firme ha ottenuto un primo risultato: stamane sul posto sono interventi gli agenti della polizia locale. Commenta il sindaco Massimo Mastromarino: «Purtroppo l’organico e le molteplici incombenze non ci permettono ancora di fare un servizio continuativo la mattina al valico. Ma posso garantire che gli agenti hanno ben chiara la problematica e cercano di assicurare il servizio necessario».

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