Confine

'30 milioni per il Comune di Campione d'Italia'

Richiesta parlamentare attraverso un emendamento. Mentre domani attesa decisione sul futuro del Casinò

Campione d'Italia
(TI-PRESS)
31 gennaio 2021
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Un emendamento per mettere in sicurezza il Comune di Campione d'Italia che per mancanza di risorse finanziarie continua a essere in grosse difficoltà, tanto da trovarsi nell'impossibilità di formulare un bilancio comunale. Cosa che va avanti dal 2018. Pesano i debiti che per i costi correnti (soprattutto quelli derivanti dal personale) e per i mancati trasferimenti dal Casinò hanno portato al dissesto finanziario.

Tra amministrazione comunale e sala da gioco

Il Comune dell'enclave si trascina debiti per una ventina di milioni di euro (oltre 17 milioni quelli nei confronti dei dipendenti comunale per mancato pagamento degli stipendi). L'unica strada percorribile passa inevitabilmente da un intervento dello Stato. Ed è quello che chiedono i parlamentari Mauro Del Barba (Partito democratico di Morbegno) e Marco Di Maio (Italia Viva di Forli) con un emendamento presentato alle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera al disegno di conversione in legge del decreto legge Milleproroghe. Premesso che dal 2015 il comune di Campione beneficia di un contributo annuale di 10 milioni di euro, i due parlamentari chiedono che il contributo salga a 30 milioni di euro per il 2021 e a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2025. Non contributi a fondo perso, ma in parte (60 milioni di euro) da restituire nell'arco di un congruo periodo. Le risorse (si spera) dovrebbero arrivare dal Casinò che, riaperto, dovrebbe riuscire a mettere i conti a posto, in modo di essere in grado di dare una mano al Comune. E a proposito della casa da gioco quella di domani, primo giorno di febbraio, è una giornata importante in quanto è attesa la decisione dei giudici fallimentari del Tribunale di Como. Sullo sfondo la rinnovata richiesta di fallimento da parte della Procura lariana, alla quale la società e il Comune hanno contrapposta la richiesta di ammissione al Concordato preventivo. È prevista l'escussione dell'amministratore delegato della Casinò Campione d'Italia Marco Ambrosini. I giudici, oltre al piano concordatario del 2018 (mai preso in considerazione), già dispongono di una documentazione aggiuntiva presentata lo scorso 19 gennaio (ci sono anche manifestazioni d'intenti da parte di quattro privati disposti a contribuire finanziariamente alla riapertura della casa). A metà gennaio i legali di Comune e Casinò avevano chiesto una proroga per presentate un piano concordatario e un piano industriale definitivi. La risposta dei giudici è prevista domani.

 

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