Confine

Dal lago di Como spuntano 2mila proiettili

Di vario calibro e di recente fabbricazione: sulle confezioni c'erano i codici a barre ancora integri e leggibili

26 novembre 2020
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Si affollano interrogativi in seguito al ritrovamento, nelle acque del Lario, di 2mila proiettili di vario calibro, custoditi in due scatole, che ieri mattina sono state notate da una persona che passeggiava lungo viale Geno a Como. Una presenza sospetta per l'uomo che ha chiamato i carabinieri di Como, intervenuti assieme ai vigili del fuoco del capoluogo lariano. Una intuizione che ha portato alla inquietante scoperta. Le due scatole sono state ripescate dai sommozzatori dei pompieri. I proiettili sono risultati compatibili sia per arma corta che lunga.

Sulle confezioni c’erano codici a barre ancora integri e leggibili a conferma che le scatole erano state gettate nel lago da poche ore. Attraverso i codici a barre i carabinieri dovrebbero poter risalire al canale di vendita, e forse anche all’acquirente. Inoltre sono stati acquisiti i video di una telecamera individuata poco distante dal punto in cui sono stati recuperati i proiettili. Tra le ipotesi considerate dai carabinieri c'è quella di un furto. Armi e lago di Como sono in binomio quasi indissolubile, se non altro per la quantità di ordigni bellici che dopo l'ultima guerra mondiale sono stati scaricati nel bacino. Numerose le operazioni di bonifica che nel corso degli anni sono state effettuate dall'Esercito. Mai però in passato è stato recuperato un numero così elevato di proiettili di ultima fabbricazione.

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