Confine

Como, ‘Largo don Roberto Malgesini’ per non dimenticare

Tre consiglieri comunali di Svolta Civica proporranno al Consiglio comunale di dedicare al sacerdote ucciso lo spazio di fronte all'oratorio San Rocco

In ricordo di don Roberto (archivio Ti-Press)
12 ottobre 2020
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“Il sacrificio di don Roberto (Malgesini, il prete di strada ucciso a Como il mese scorso con tre coltellate, ndr) dovrà restare visibile e tangibile tra i comaschi, nel luogo dove esso è avvenuto – spiegano Maurizio Traglio, Barbara Minghetti e Vittorio Nessi di Svolta Civica –. Per questo chiederemo in deroga alla normativa di rito, che lo spazio di fronte all’oratorio di San Rocco prenda il nome del sacerdote ucciso in quel luogo”. A Como sono molti coloro che si chiedono se a don Roberto non valesse la pena di dedicare anche l’Abbondino d’oro, l’onorificenza civica alla quale, dopo la sua morte, era stato candidato senza successo. “La candidatura di don Roberto non ha trovato l’unanimità in Commissione, pertanto non ha potuto essere avanzata – spiegano i tre consiglieri di minoranza –. Senza voler alimentare polemiche e speculazioni che lo stesso don Roberto avrebbe rifiutato, crediamo che il ruolo e le opere del sacerdote meritino di essere ricordate da questa comunità. Il futuro ‘Largo don Roberto Malgesini’ dovrà essere, per tutti, il ricordo sempre vivo del suo operato, prima ancora che della sua morte. Nella prossima seduta del Consiglio comunale presenteremo la richiesta”.

Intanto ha raggiunto le 9mila firme la petizione online che chiede di intitolare al sacerdote ucciso un nuovo dormitorio in città.

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