Confine

Alitalia, stop alla tratta Malpensa-Roma

Dopo oltre settanta anni, dal primo ottobre la compagnia italiana sopprimerà il volo che collega lo scalo lombardo a Fiumicino

Tutti giù per terra (Keystone)
14 settembre 2020
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Alitalia non volerà più da Malpensa a Roma dal prossimo 1° ottobre. Gli ultimi due voli della compagnia, che collegano lo scalo lombardo a Fiumicino, saranno infatti cancellati e, a quanto risulta in questo momento, non verranno riprogrammati nemmeno da Linate. Voli utilizzati da moltissimi ticinesi, in quanto c'era la possibilità di andare e tornare nella capitale italiana in giornata, vista la vicinanza dello scalo della brughiera al Canton Ticino.

Il volo Az01023 che decollerà da Malpensa il 30 settembre prossimo è destinato a interrompere una storia durata oltre settanta anni. Il volo Malpensa-Fiumicino aveva inaugurato nel 1948 il secondo aeroporto italiano. I motivi di questa scelta sono da ricercare nella mancata ripresa del traffico intercontinentale. Il collegamento tra il secondo e il primo aeroporto italiano era infatti prevalentemente utilizzato come navetta per i passeggeri provenienti soprattutto da New York e Tokyo. Lo stop della navetta tra Milano e Roma sembra definitivo anche se non è la prima volta che Alitalia sopprime il collegamento, che era stato interrotto il 1 gennaio 2017, per poi essere ripristinato nell'aprile 2018 con quattro voli al giorno, in seguito dimezzati con la crisi dovuta all'emergenza Covid.

C'è tanta amarezza infine tra gli addetti ai lavori di Malpensa 2000, il nuovo terminal inaugurato nel 1998 e che era stato destinato a base operativa di Alitalia e immaginato come un hub intercontinentale. Con la cancellazione dei due voli giornalieri andranno persi 500 posti di lavoro. Prima del lockdown Alitalia aveva su Malpensa tre collegamenti attivi: Roma, New York e Tokyo. Ma il ripristino dei voli da e per New York continua a slittare e il collegamento con Tokyo è sospeso fino a data da definire. Restava la "navetta" con Fiumicino. Ora cancellata. ''Una scelta pessima, che mal si concilia con gli ingenti aiuti di Stato, pagati anche dalle tasse dei lombardi, incassati nel corso degli anni dalla compagnia. Questo disimpegno è inaccettabile'', il commento dell'assessore regionale lombardo alle infrastrutture Claudia Maria Terzi. Forte preoccupazione da parte delle organizzazioni sindacali.

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