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Senzatetto a Como, c'è il dormitorio per la quarantena

Trovata la soluzione in una palazzina di via Cadorna: ci saranno spazi dove gestire eventuali casi di sospetta infezione da coronavirus

23 marzo 2020
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Un dormitorio per i senzatetto di Como. Per coloro che, e sono un centinaio, non essendo ospitati nei ricoveri gestiti da Caritas, continuano a trascorre la notte sotto i portici di San Francesco e del Crocefisso. La soluzione è stata trovata dopo che l'Ats Insubria ha messo a disposizione una palazzina di via Cadorna, in centro città, sede del Sert. “Per fortuna nessun bisognoso è stato contagiato – osserva Roberto Bernasconi, direttore della Caritas diocesana –. Ma se dovesse succedere non potevamo farci trovare impreparati, per cui con il Comune (nell'agosto scorso il consiglio comunale approvando un ordine del giorno impegnava la giunta municipale a trovare un nuovo dormitorio permanente, ndr) siamo finalmente riusciti a trovare una soluzione”. Nella stessa palazzina che sarà operativa fra pochi giorni (sono in corso i lavori per rispondere alle nuove esigenze) sono stati individuati spazi dove gestire eventuali casi di sospetta infezione e dunque di quarantena. Il nuovo dormitorio va ad aggiungersi all'estensione degli orari di mantenimento nelle strutture presenti sul territorio comunale, alla riorganizzazione della distribuzione dei pasti (oltre duecento i sacchetti quotidianamente distribuiti) e alla consegna di indumenti e abbigliamento. Nel frattempo è stato rinviato l'inizio dei lavori per trasformare un'ala del Centro Cardinal Ferrari in una struttura per anziani, per cui  a fine mese non chiuderanno il dormitorio e la tensostruttura che ospitano oltre cento senzatetto.

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