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Coronavirus, la testimonianza da Lodi: 'Si vive in una bolla'

Intervista al direttore del quotidiano 'Il Cittadino' Lorenzo Rinaldi: 'Fino a ieri nessuno pensava a questo rischio, ora la gente è scossa'

Lorenzo Rinaldi, direttore de 'Il Cittadino'
21 febbraio 2020
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«Nei bar qui a Lodi non si parla d’altro. La gente è rimasta molto scossa, è preoccupata». A parlare è 
Lorenzo Rinaldi, direttore di ‘Il Cittadino’. Il quotidiano di ispirazione cattolica del Lodigiano e del sud Milano è stato il primo, ieri, a dare la notizia del contagio del 38enne di Codogno. (Tutti i nostri aggiornamenti qui)

«Fino a ieri nessuno ha pensato che ci potesse essere un rischio reale. Nei giorni scorsi c'erano state perfino iniziative del tipo ‘Andate a mangiare nei ristoranti cinesi per 10 euro’: cose così, per stemperare le tensioni. Oggi il clima è completamente cambiato. C’è parecchia incertezza, le persone non sanno bene cosa fare, c’è poca gente in giro. L’impatto è abbastanza duro. Nel giro di ventiquattr’ore, sembra di essere in una bolla». 

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