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Nullatenente, ma con il ranch e le palazzine

Comasco, latitante e finto povero agli arresti. Dichiarava al fisco 66 euro e gestiva una scuderia di cavalli da corsa. Oltre a diverse proprietà immobiliari.

30 luglio 2019
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Nullatenente per il fisco, ma con soldi in Ticino e altri beni nel comasco, fra cui un ranch con 20 cavalli da corsa. Un tesoro per quasi 2 milioni di euro. Tutto sequestrato stamane (il conto corrente a Lugano per rogatoria)  su disposizione della sezione delle misure di prevenzione della Procura di Milano per la "sproporzione tra la redditività del soggetto e i beni di cui è risultato titolare direttamente o attraverso familiari". Il finto povero (l'ultima dichiarazione che risale ad una decina di anni fa è stata di 66 euro) è  Bartolomeo Jaconis, 61enne esponente di spicco del clan 'dranghetista Mazzaferro, in carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso, dove ha inizio anno è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare, in quanto considerato di un omicidio compiuto nel 2008 a Bulgorello. Fra le proprietà dell'esponente di 'ndrangheta a cui sono stati messi i sigilli oltre al ranch ad Oltrona di San Mamette, anche una palazzina di tre piani in centro ad Appiano Gentile. E poi 25 appezzamenti di terreno con campi e boschi, un box, un'abitazione di campagna, e una società di videoslot intestata alla moglie. Per il tribunale di Milano i beni erano frutto dell'attività illecita condotta per anni da Iaconis, arrestato una prima volta nell'ambito dell'indagine "Notte dei fiori di San Vito" del 1994 che aveva portato all'arresto di oltre 500 persone, di cui quasi 400 nel comasco, dove si erano radicati clan, la cui attività principale era il traffico di armi e droga dal Ticino.

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