Iran

È emergenza dopo le inondazioni, a rischio dighe e fiumi

Il maltempo sta flagellando il paese da due settimane. Le vittime sono almeno 45 ma si teme che possano aumentare nei prossimi giorni

(Keystone)
3 aprile 2019
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È ancora emergenza in Iran dopo le forti inondazioni che nelle ultime due settimane hanno colpito soprattutto la parte occidentale del Paese, provocando almeno 45 vittime.

Secondo i media locali, a seguito delle alluvioni sono ancora isolate almeno 80 strade di collegamento tra le città, insieme alle vie di accesso a circa 2'200 villaggi. Interruzioni si registrano tuttora anche alle reti elettriche e telefoniche, in particolare nelle province dell'Ilam e del Lorestan. Altri allarmi riguardano il possibile cedimento di alcune dighe e l'esondazione di fiumi.

Il ministro degli Esteri di Teheran, Javad Zarif, ha denunciato nelle scorse ore che le sanzioni Usa stanno ostacolando le attività di soccorso della Mezzaluna rossa iraniana, impedendo tra l'altro l'acquisto di elicotteri di salvataggio. Inoltre, il blocco dei conti correnti esteri dell'organizzazione impedirebbe il trasferimento di fondi alle popolazioni colpite. Per Zarif, si tratta di una forma di "terrorismo economico".

Il governo ha ordinato l’evacuazione di 70 piccoli paesi della provincia sudoccidentale del Khuzestan a causa del rischio di inondazioni, dicono i media statali. Almeno 45 persone sono morte nelle ultime due settimane a causa delle forti piogge e delle conseguenti alluvioni, scrive BBC News, che hanno coinvolto 23 delle 31 province del paese.

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