Il livello del Lago Maggiore, di poco superiore allo zero idrometrico, al limite per garantire il flusso vitale nel fiume Ticino e l'attività delle centrali elettriche
Dieci centimetri che stando alle proiezioni degli esperti garantirebbero sia il flusso vitale nel fiume Ticino, sia le esigenze delle centrali elettriche e dei cinquemila agricoltori padani, la cui rete di irrigazione (fatta da decine di canali) dipende dall'emissario del Verbano. Dieci centimetri in più allo zero idrometrico di Sesto Calende del livello di Lago Maggiore che rischiano di risultare virtuali, considerato le precipitazioni che continuano a latitare. Lo conferma il fatto che allo zero idrometrico di Sesto Calende ieri il livello del Verbano era sopra di soli 9 centimetri, oltre mezzo metro in meno rispetto alla media stagionale.
La percentuale di riempimento dell'invaso è pari al 30 per cento. Ciò significa che all'appello mancano oltre 220 milioni di metri cubi d'acqua.
A preoccupare non sono solo le scarse (o meglio scomparse) precipitazioni ma anche la riduzione delle falde e l'assenza di neve sulle montagne, la cui presenza è pari al 20% della media annuale. I dieci centimetri di cui si parla sono quelli che l'Autorità distrettuale di bacino del Po ha concesso per stoccare 25 milioni di metri cubi d'acqua aggiuntivi nel Lago Maggiore. Questo significa che il livello del Verbano potrà arrivare nel periodo estivo fino a 135 centimetri sopra lo zero idrometrico di Sesto Calende. Dieci centimetri in più rispetto agli ultimi anni, con la possibilità di arrivare fino a 150 centimetri. Eventuale innalzamento visto come il fumo negli occhi dalla Confederazione, dal Consiglio di Stato del Canton Ticino, dai comuni rivieraschi e dagli operatori turistici della sponda piemontese per il rischio di vedere scomparire le spiagge che in queste ultime settimane per via della siccità si stanno allargando.