Confine

Auto usate sì; Iva no e poi no

Cinque arresti fra Comasco e Vigevano per emissione di fatture false in relazione alla compravendita di un centinaio di vetture

14 febbraio 2019
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Cinque arresti, quattro nel Comasco ed uno a Vigevano, in provincia di Pavia, stamane, per emissione  di fatture palesemente false. Tre arrestati sono accusati di aver dichiarato redditi inferiori a quelli accertati.

Stando all'accusa, nel periodo compreso fra il giugno 2015 al luglio 2017, avrebbero architettato un sistema per non pagare l'Iva su un centinaio di autovetture usate che acquistato da concessionarie tedesche sono state importate nel comasco, passando da Brogeda. Ed è da una informativa antifrode della dogana commerciale alla procura di Como che è iniziata l'inchiesta che nella notte ha portato all'arresto di cinque persone a Lenno (due), Menaggio, Carlazzo e Vigevano.

Titolari di società di intermediazione per la vendita di autovetture di Porlezza, Grandola ed Uniti e Rovello Porro. Società che per la Gdf di Como e Menaggio e per l'Antifrode della dogana di Brogeda erano le importatrici delle autovetture usate, per cui avrebbero dovuto pagare l'Iva per quasi 3 milioni di euro. Solo che per il tramite di una società ceca, risultata però esistente solo sulla carta, emettevano fatture di vendita intestate direttamente al privato, che in quanto tale non pagava l'Iva.

Gli investigatori stamane, oltre agli arresti, hanno eseguito anche un decreto di sequestro preventivo di beni immobili per 2,994 milioni di euro. Già c'era stato un decreto di sequestro di valuta per 182mila euro. 

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