Confine

Casinò, commissario straordinario in arrivo

Piloterà la riapertura della casa da gioco. Attesa per la nomina da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

(TiPress)
29 gennaio 2019
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Per la riapertura del Casinò di Campione d'Italia, chiuso dallo scorso 27 luglio, a seguito del fallimento della società di gestione, c'è il nome del commissario straordinario che, a costo zero, in quanto non percepirà compensi, fatta eccezione il rimborso delle spese, su proposta del Ministro dell'Interno Matteo Salvini, sarà nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Un nome sul quale c'è il massimo riserbo, ma che in realtà è noto a molti.

''È la conferma che la questione non è stata dimenticata dal Governo, anche se giustamente coloro che sono maggiorente interessati, cioè gli ex dipendenti del Casino, premono perché la nomina avvenga il più presto possibile'' sottolinea Giorgio Zanzi, commissario prefettizio del Comune. La drammatica situazione in cui si trova l'enclave, giustifica la tensione che in riva al Ceresio si taglia con un coltello. Soprattutto se i tempi della politica non coincidono con chi da mesi ha perso il posto di lavoro e non percepisce ammortizzatori sociali. 

Dagli ambienti del Ministero dell'Interno viene ricordato che la conta dei trenta giorni entro i quali deve avvenire la norma è iniziata il 1° gennaio scorso e non il 18 dicembre 2018, come si è sempre pensato. Questo perché la norma sulla riapertura del Casinò dell'enclave, rispetto al decreto fiscale, è stata riformulata a seguito di un emendamento della Lega. Emendamento approvato nell'ambito della legge di bilancio 2019. A conti fatti quindi i 30 giorni terminano fra una manciata di ore, per cui appare difficile che possa essere rispetta la scadenza.

A questo punto è opportuno soffermarsi su quanto approvato in via definitiva con la legge di bilancio 2019. Il commissario straordinario sarà ''incaricato di elaborare un programma di risanamento del gestore della casa da gioco nel Comune di Campione d'Italia anche ''attraverso la proposta di costituire una nuova società interamente partecipata con capitale pubblico''. Il decreto fiscale prevedeva un Commissario straordinario ''incaricato di valutare la sussistenza delle condizioni per l'individuazione di un nuovo soggetto giuridico per la gestione della casa da gioco nel Comune di Campione d'Italia'' e che il Commissario ''al fine di superare la crisi socio occupazionale del territorio, opera anche in raccordo con gli enti locali e territoriali della Regione Lombardia nonché con operatori economici, e predispone, entro 45 giorni, un piano degli interventi da realizzare''. La doppia formulazione della norma evidenzia differenze sostanziali. Quella approvata in via definitiva prevede che il Commissario straordinario elabori un programma di risanamento del gestore del Casinò ed esclude dalla nuova società operatori economici. Insomma, niente privati.

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