Confine

15enne morto sui binari, il fratello: 'Per un accendino'

Contestata la tesi della sfida fra amici. Ma il sindaco rilancia le accuse parlando di probabili scommesse su chi resiste di più

22 novembre 2018
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Sdraiarsi sui binari e 'resistere' più a lungo possibile, mettendosi in salvo poco prima che giunga il treno. Ma non è questa – secondo il fratello della vittima che ha ascoltato i suoi amici testimoni – la dinamica che martedì sera nella stazione lombarda di Parabiago, sul confine col Varesotto, ha portato alla tragica morte di un 15enne del Legnanese sotto il treno Milano-Domodossola. Nessuna roulette russa insomma. «Non ero presente – ha dichiarato il 19enne ai media italiani – però me lo hanno raccontato gli altri. Mio fratello e degli amici erano in stazione, alcuni si sono staccati e in fondo è rimasto solo Abdul con un suo amico, da lì è partita una sfida». Sdraiarsi sui binari? No. Sembra che la sfida nascondesse in realtà soltanto un gesto, quello del tredicenne che avrebbe preso un accendino per buttarlo in mezzo ai binari. «Si è rivolto a mio fratello dicendogli che non avrebbe avuto il coraggio di andare a prenderlo. Ma lui non si è tirato indietro». Un altro tipo di sfida, insomma, rispetto alla roulette riussa. Abdul – scrive 'il Giorno' – non avrebbe visto il treno che lo ha travolto, nonostante l’avvertimento degli amici presenti. «Pensava fosse il convoglio in arrivo sul binario opposto, in direzione di Milano, e non si è accorto di quello che gli stava venendo addosso». 

Il sindaco lancia una grave accusa: 'Forse un giro di scommesse'

Altri media tuttavia insistono sulla versione della sfida all'ultimo metro. Le indagini mirano a verificare quello che viene presentato da taluni come un quadro di illegalità e scommesse dove le vittime sono adolescenti. Il sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi, lancia una grave accusa, dichiarando che recandosi martedì sera sul luogo della tragedia ha percepito, dalle voci raccolte, che vi sarebbe da tempo anche un giro di scommesse su chi partecipa alla sfida mortale. Intanto ieri il punto in cui è morto Abdul è diventato meta di pellegrinaggio degli amici, che incuranti del passaggio dei convogli, anche a forte velocità, sono addirittura scesi dal marciapiede per raggrupparsi sul binario. Sono dovuti intervenire i carabinieri per allontanarli e presidiare l'area.

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