Confine

Migranti a Como, si smantella il campo governativo

Stanno sparendo gli 80 container che negli ultimi due anni hanno ospitato migliaia di migranti. Respinta la richiesta delle associazioni di usarlo per l'emergenza freddo

Settembre 2016, l'allestimento (archivio Ti-Press)
7 novembre 2018
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È iniziato lo smantellamento del campo governativo di via Regina Teodolinda a Como. Stanno portando via gli oltre 80 container che in due anni hanno ospitato migliaia di migranti respinti dalla Svizzera. Il Comune di Como, nella persona del vice sindaco Alessandra Locatelli, assessore ai servizi sociali, nonchè parlamentare della Lega, ha risposto picche alla richiesta sottoscritta da una quindicina di associazioni e da un migliaio di  volontari di trasformare il campo governativo in un cento di accoglienza per poter affrontare l'emergenza freddo, ormai alle porte.

Non ha fatto breccia neppure la presa di posizione di tutti i gruppi (esclusa la Lega) presenti in Consiglio comunale. Forte del peso nel governo del cambiamento, la Lega ha imposto la chiusura del campo governativo, nonostante i continui arrivi, anche se in misura molto minore rispetto agli anni scorsi. Non è certo una coincidenza il fatto che da quando i migranti non possono più accedere alla struttura a Como, l'emergenza si è aggravata in città. Come sostenuto dal presidente dell’Osservatorio giuridico dei migranti Antonio Lamarucciola: ''Sono ormai più di 200 gli stranieri presenti in città stabilmente ma senza un tetto per la notte. Il problema maggiore, paradossalmente, riguarda coloro che si sono visti riconoscere la domanda di protezione uscendo però dal circuito della prima accoglienza''.

L'Osservatorio giuridico dei migranti, formato da una dozzina di avvocati ha assistito un migliaio di migranti, molti dei quali minori non accompagnati, riuscendo anche a ottenere numerosi ricongiungimenti familiari sia in Svizzera che nel Nord Europa. Infine, da dire che Caritas diocesana, Croce Rossa Italiana e le numerose associazioni e organizzazioni che collaborano all'Emergenza Freddo hanno lanciato un appello a cittadini, gruppi, associazioni ed enti per poter coprire tutti i turni, soprattutto notturni, di apertura del servizio che ancora una volta sarà in via Sirtori presso il Centro Cardinal Ferrari.

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