Confine

Migrante ucciso: è stato gettato nel vuoto

Emergono i primi risultati dall'autopsia del giovane trovato morto nei boschi di Tavernola. Non si fanno ipotesi sul movente

(foto Ti-Press)
22 ottobre 2018
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E' stato gettato da un balcone o da una finestra il giovane del Gambia trovato morto l'11 ottobre scorso in un bosco di Tavernola, accanto alla struttura dei Salesiani, che ospita centinaia di richiedenti l'asilo. È l’ipotesi sulla quale stanno lavorando i poliziotti della Squadra mobile di Como, coordinati dal pubblico ministero Antonio Nalesso, sostituto della procura  lariana. La svolta alle indagini è giunta a seguito dei risultati dell’autopsia compiuti sul corpo del ragazzo.

Il medico legale Giovanni Scola ha riscontrato uno sfondamento della sommità cranica del tutto compatibile con un trauma riportato nella caduta da diversi metri d’altezza. Una ricostruzione che sarebbe confermata anche dalla frattura alla clavicola e dalle lesioni a un braccio riscontrate sempre nel corso dell’esame autoptico. Il corpo del giovane, in avanzato stato di decomposizione, era avvolto in una coperta. Da qui l'ipotesi dell'omicidio.

Nei giorni scorsi i poliziotti della Scientifica, assieme ai colleghi della stessa squadra mobile, sono tornati nel centro profughi per eseguire nuovi accertamenti e, soprattutto, per cercare possibili tracce di sangue ripulito nelle zone da dove il 21enne, sbarcato a Lampedusa nel 2015 per poi essere affidato a una struttura di Como, potrebbe essere stato gettato nel vuoto. Nessuna ipotesi sul movente del delitto. Il giovane era stato coinvolto in una vicenda di droga, legata allo spaccio.

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