Confine

Il Verbano-Cusio-Ossola resta in Piemonte

Non raggiunge il quorum il referendum sul passaggio da provincia piemontese a lombarda. Chiamparino: 'Comunità saggia, la proposta è illusoria'

22 ottobre 2018
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Sfuma il referendum sul passaggio del Verbano-Cusio-Ossola alla regione Lombardia. Nei 225 seggi allestiti nei 76 Comuni della Provincia ha votato soltanto il 33,2 per cento degli aventi diritto. La Provincia resta così alla Regione Piemonte.

"La comunità del Verbano-Cusio Ossola ha dimostrato saggezza e responsabilità, respingendo una proposta illusoria che avrebbe messo seriamente a rischio le certezze e quindi le prospettive di quella provincia, nonostante qualche intervento un po' scomposto del mio collega ed amico Fontana". Così il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino ha commentato il referendum per il distacco del Verbano-Cusio-Ossola dal Piemonte per passare in Lombardia, poco prima che chiudessero le urne alle 23.

Fino a qualche ora fa, si erano recati a votare poco più di 39 mila aventi diritto al voto che sono 143.375 (73.541 donne e 69.834 uomini) La percentuale dei votanti è stata del 27,27 per cento (9,7% alle 12). In occasioni delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo alle 19, i votanti erano stati il 61,89 per cento. Si voterà sino alle 23: 225 i seggi nei 76 comuni della provincia del Vco, chiusa fra i cantoni Ticino e Vallese,

il lago Maggiore e le province di Novara e Torino. Lo spoglio delle schede inizierà al termine delle votazioni, anche se non sarà raggiunto il quorum di 50 % più un voto.  Per  far si che il Vco ''diventi lombardo  (''Volete che il territorio della Provincia del Verbano Cusio Ossola sia separato dalla Regione Piemonte per entrare a far parte integrante della Regione Lombardia?'' il quesito referendario), è anche necessario che il si sia votato dal metà più uno degli aventi diritto al voto.

A questo punto diventa quindi interessante gli schieramenti della vigilia. Si convinto dalla Lega, il Movimento Cinque Stelle non ha dato indicazione di voto, lasciando liberi i propri elettori. Tiepidamente per il no Forza Italia e Fratelli d'Italia. No convinto da parte del Pd che ha puntato sull'astensione. I sindacati (il frontalierato con sei mila e cinquencento frontalieri occupati in Ticino e in Vallese) invitando gli iscritti ad esercitare il diritto del voto, votando no.

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