Confine

I razziatori di 'motori fuoribordo' colpiscono ancora

I ladri si sono impossessati di due motori nei pressi di Zenna. Potrebbero essere i medesimi autori di diversi furti dello stesso genere avvenuti in Ticino

Ti-press
21 ottobre 2018
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Nella notte dello scorso 15 ottobre, ma la notizia è stata fornita solo nel fine settimana, due ''motori fuoribordo'' sono stati rubati a Maccagno con Pino e Veddasca, in località Poggio, nei pressi di Zenna. I ladri si sono impossessati di un Mercury 40 cavalli di tre cilindri (valore 5mila euro) e di un Yahama 25 cavalli 4 tempi (valore di 2500 euro). Non si esclude che i razziatori di ''motori fuoribordo'' possano essere gli stessi che in Ticino, dall'inizio del 2018 hanno messo a segno una sessantina di furti, spostandosi dal Verbano al Ceresio, creando non poco allarme e preoccupazione fra i proprietari di piccole e medie imbarcazioni ormeggiate nei porti dei due laghi ticinesi. Lo scorso mese a Germignana è stato rubato un altro motore, un Yahama, identico a quello fatto sparire a Maccagno con Pino e Veddasca. Per quanto accertato dai carabinieri di Luino i ladri, al calar della notte, arrivano con un furgone nei pressi dei pontili e con piccole imbarcazioni si dirigono verso le boe. Il motore viene portato via staccandolo dal natante tramite l’uso di cesoie o con attrezzi a lama calda, che tagliano lucchetti e fili collegati ai motori. Spesso, però, staccano le imbarcazioni (in prevalenza di proprietà di stranieri) dalla boa, le portano a riva, rubano i motori e poi lasciano alla deriva le barche. Dall'inizio dell'anno è successo una dozzina di volte. I razziatori della notte dovrebbero essere originari dell’est Europa o dell’area dei Balcani.

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