Confine

Como: uno striscione contro Don Giusto, l'amico dei migranti

Il gesto intimidatorio è stato rivendicato su Facebook da Forza Nuova e s'inserisce nel clima rovente dopo la decisione di chiudere il campo di via Teodolinda

25 settembre 2018
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Riuscire a parlare con don Giusto Della Valle, missionario in Africa, parroco a Rebbio, sacerdote in prima fila a favore dei migranti, conosciutissimo anche in Ticino, stamane non è stato facile. Il suo cellulare era sempre occupato. ''Sono coloro che hanno manifestato la loro solidarietà'' ci ha detto il sacerdote dopo che finalmente siamo riusciti a parlargli: ''Se pensano di intimorire con uno striscione hanno perso tempo. E poi non faccio politica, mi limito a fare quanto mi ha insegnato il Vangelo''.  Stamane sull'oratorio di Rebbio, dove don Giusto continua ad accogliere migranti, soprattutto giovane donne stuprate in Libia con i loro bambini, è apparto uno striscione con la scitta: ''DON in GIUSTO SI OCCUPI DI CHIESA NON DI POLITICA''. In (in minuscolo) e scritti in rosso. Uno striscione con la firma di Forza Nuova, che sulla propria pagina Facebook rivendica il gesto. La sortita di Forza Nuova contro i migranti e coloro che come don Giusto sono dalla loro parte non è nuova. Si colloca nel clima sempre più pesante che si respira a Como, dove la Lega di Salvini ha deciso di chiudere il campo governativo di via Regina Teodolinda, suscitando polemiche e dure prese di posizioni, prima fra tutte quella della Chiesa comasca e delle numerose associazioni cattoliche e laiche.

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