Confine

Blitz squadrista di Forza Nuova a Tavernola

Un numero imprecisato di militanti di estrema destra ha agito contro un centro di accoglienza, gestito da religiosi, che ospita un centinaio di migranti

16 agosto 2018
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Dopo l'irruzione in pieno stile squadrista dello scorso 29 novembre nella sala del Chiostrino d Sant'Eufemia a Como, dove era in corso una riunione di varie associazioni impegnate a favore dei migranti, l'estrema destra ieri notte verso le 23 si è resa protagonista di un nuovo blitz davanti al centro di accoglienza di Tavernola a Como, poco distante dalla frontiera.

Se lo scorso novembre protagonisti dell'irruzione erano stati quindici naziskin del Veneto Fronte Skinhead, tutti identificati e denunciati dalla Questura di Como - le teste rasate allora misero in rete un video in cui si vedeva uno di loro leggere un volantino - ieri sono stati un numero imprecisato di militanti di Forza Nuova Lario, partito di estrema destra. In via Concilazione a Tavernola è stato issato uno striscione con la scritta ''Chiusura subito''. Nel centro di accoglienza, gestito da una congregazione religiosa, sono ospitati un centinaio di migranti.

Forza Nuova Lario, dopo il blitz, ha diffuso un comunicato volendo anche nel periodo di ferragosto porre "l’attenzione sui centri di accoglienza, privati e non, covo di spacciatori, rapinatori, stupratori, clandestini, terroristi, assassini" - nulla di nuovo nella propaganda degli squadristi.

Il movimento di estrema destra ha scritto pure che "è di qualche giorno fa la notizia che un ivoriano, ospite del centro di accoglienza, ha commesso una rapina con tentato omicidio a Como sul set cinematografico della Netflix ai danni di un addetto alla sicurezza. Ennesimo immigrato bloccato poi dalle forze dell’ordine e consegnato alla giustizia che, purtroppo, continua a deludere il Popolo Italiano non castigando con pene severe ed esemplari ( esistenti ed attuabili) questi clandestini che solo una piccola parte di radical chic buonisti tollera!''.

Peccato che non ci sia nessuna conferma dell'arresto da parte delle forze dell'ordine comasche.

Il blitz è stato condannato dalla rete ''Como senza frontiera'' che ha deciso di non raccogliere la provocazione. Manifestando, però, preoccupazione per il clima sempre più pesante nei confronti degli stranieri di colore.

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