Confine

Ossola, canile posto sotto sequestro

Cuccioli costretti a vivere nella sporcizia e senza acqua in un rifugio per animali di Montecrestese. Denunciato il gestore dell'allevamento

7 agosto 2018
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Non avevano acqua in queste giornate di caldo estremo i 79 cani, meticci e di diverse razze, tenuti in 28 gabbie, piccole e sporche di escrementi, in un canile privato nel paese di Montecrestese, a pochi passi da Domodossola. Con il sopralluogo fatto dai carabinieri forestali della stazione di Domodossola, accompagnati da due veterinari dell’Asl, la struttura attiva una decina di anni fa in frazione Spesc è stata posto sotto sequestro.  Il gestore dell’attività – riporta LaStampa –  è un pensionato  che si occupa dell’allevamento di bassotti e cani da caccia, è stato denunciato per maltrattamento e detenzione di animali. Nessun segno di violenza o forte malnutrizione nell’ottantina di cani che custodiva, ma per l’ipotesi di reato basta la mancanza di una ciotola d’acqua in giornate caldissime e gabbie sporche e sottodimensionate rispetto a quello che prevede la normativa regionale, almeno 8 metri quadri per animale. Da autorizzazione sanitaria rilasciata dal Comune di Montecrestese, il canile avrebbe potuto ospitare un massimo di 60 cani: i carabinieri forestali ne hanno trovati 19 in più.  
I cani al momento restano dove sono ma al gestore – un 67 anni, milanese da tempo residente in Ossola – sono state date prescrizioni da seguire nell’immediato per ripristinare condizioni adeguate di benessere animale e di livello igienico-sanitario a norma di legge. Sono pure emerse anche violazioni alla normativa in materia di anagrafe canina: sono già stati avviati gli accertamenti per appurare la provenienza e le modalità di acquisizione dei cuccioli. 

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