Confine

Battute a sfondo sessuale per 5 anni: condannato

Como: imprenditore dovrà versare 150mila euro a una sua ex dipendente che lo aveva denunciato nel 2013 dopo essersi licenziata

Ti-Press
13 aprile 2018
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Centocinquantamila motivi per pentirsi, dopo che il giudice Gian Luca Ortore del Tribunale di Como ha condannato oggi un imprenditore comasco – titolare di un'azienda di tappeti e mouquette con venti dipendenti – a risarcire un'ex impiegata sottoposta dal 2008 al 2013 a martellante, oltre che ossessivo, bombardamento di battute oscene: allusioni ripetute, doppi sensi, facezie a sfondo sessuale. L'imprenditore è stato condannato a versare alla donna 105mila euro che diventano 150mila con le spese legali e processuali. Nel motivare la sentenza il giudice Ortore scrive che l'imprenditore aveva ''creato un ambiente di lavoro ostile, degradante, umiliante e offensivo''. La denuncia era stata presentata nel settembre 2013, qualche mese prima delle dimissioni della donna. Prima di arrivare alla sentenza di condanna il giudice ha sentito numerosi testimoni che hanno confermato quanto denunciato dalla donna. Il cui legale ha reso nota un'antologia delle volgarità che l'imprenditore, tutti i giorni per cinque anni, ha rivolto alla collaboratrice: “Con te avrei paura di fare sesso”, “Secondo me gli uomini li distruggi”, “Ti metterei un cuscino sulla faccia e...”. Inoltre coinvolgeva i colleghi maschi della donna: “Andiamo tutti con lei nello sgabuzzino”. E ai fornitori diceva: “Facciamo un cambio merce, io ti do lei”. Volgarità confermate dai testimoni.

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