Confine

La base dell'eroina era a due passi dal confine

Due albanesi sono stati arrestati a Bizzarone nel corso di un'indagine partita a Catania. Sequestrati 17,5 chili di eroina e 8 di sostanza da taglio

archivio Ti-Press
18 febbraio 2018
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Era in un appartamento di una palazzina di Bizzarone, a ridosso della frontiera con il Canton Ticino, la base logistica di un'organizzazione di trafficanti di eroina al centro di un'indagine della Squadra mobile di Catania, che giovedì scorso – ma la notizia è stata fornita solo ieri – hanno arrestato due albanesi, entrambi 47enni. I poliziotti siciliani nei giorni scorsi erano arrivati a Bizzarone per identificare un albanese, che da tempo abitava nel Comasco, considerato una importante pedina dei trafficanti. Lo hanno bloccato sotto casa, dopo che era arrivato assieme al connazionale a bordo di un'autovettura.

Quando la coppia ha capito che c'erano dei poliziotti ha cercato di allontanarsi. Una volta fermati hanno ammesso di avere in affitto un appartamento al secondo piano della palazzina. Nel corso della perquisizione domiciliare, gli investigatori hanno trovato 17,5 chili di eroina e 8 chili di sostanza da taglio. La droga era in 33 sacchetti di plastica sigillati con nastro da pacco. C'erano anche due bilancini di precisione e altro materiale per il confezionamento delle dosi. E ciò potrebbe far pensare che l'eroina era destinata anche al mercato a ridosso della frontiera. La droga era proveniente dal Nord Europa. Sembra logico ipotizzare che possa essere passata dal Ticino. In un trolley sono stati trovati e sequestrati 50mila euro in banconote di vario taglio. Gli arrestati sono stati entrambi rinchiusi al Bassone, carcere di Como. Al vaglio degli investigatori la pozione del secondo albanese. A giorni entrambi saranno trasferiti a Catania.

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