Confine

Grignetta, erano due tecnici del soccorso alpino

I due esperti sono stati sorpresi da una valanga in provincia di Lecco. Erano impegnati in un'escursione personale

Ansa
16 febbraio 2018
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Alpinisti esperti, soccorritori generosi e grandi appassionati della montagna: così gli amici ricordano il 41enne di Introbio e il 37enne di Lecco, che nel pomeriggio di oggi sono stati travolti e uccisi da una valanga sulla Grignetta, in provincia di Lecco. I due, da anni tecnici del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), stavano risalendo il Canale del Sasso Incastrato, sul versante valsassinese della montagna.

L’allarme, grazie a una guida alpina impegnata nello stesso canale, è scattato intorno alle 15.30 e pochi minuti dopo sono partiti due elicotteri da Como e Sondrio. Sul posto sono accorsi i volontari del Soccorso alpino della XIX delegazione, vigili del fuoco, carabinieri e 118. Ma quando i soccorritori italiani sono giunti sul posto si è capito subito che non c’era nulla da fare per salvare la vita ai due alpinisti.

"L’intero Corpo piange questi due nostri amici" ha commentato il presidente nazionale del Cnsas, Maurizio Dellantonio, ricordando che i due "erano impegnati in un’escursione personale" quando sono stati travolti da "una placca insidiosa di neve".

I due "erano da anni" in forza al Soccorso Alpino della Lombardia e avevano alle spalle "numerosissimi interventi di soccorso", ricorda il Cnsas locale: "Il Servizio regionale lombardo del Soccorso alpino desidera esprimere profondo cordoglio, vicinanza e riconoscenza alle famiglie dei due tecnici che hanno perso la vita oggi in Grignetta, a causa di una valanga. Entrambi erano due soccorritori effettivi e tecnici di soccorso del Cnsas da anni. Esperti alpinisti, molto attivi all’interno della loro Stazione, su di loro si poteva sempre contare: non abbiamo avuto il tempo per ringraziarli di tutto. Il Cnsas Lombardo è vicino anche a tutta la XIX Delegazione Lariana, a cui Ezio e Giovanni appartenevano".

"Signore delle cime, noi ti preghiamo, per le tue montagne del paradiso lascialo andare", è uno dei messaggi di cordoglio comparsi sul profilo Facebook di Artusi. E numerose sono le foto in rete che ritraggono le due vittime in montagna: la grande passione per la quale entrambi hanno vissuto e a causa della quale sono morti.

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