Evade dagli arresti domiciliari: denunciato 22enne

Nei giorni scorsi gli agenti del pronto intervento unitamente a quelli dell’unità operativa sicurezza urbana della Polizia Locale di Como hanno denunciato a piede libero un comasco di 22 anni sorpreso fuori dalla propria abitazione, nonostante fosse gravato dalla misura degli arresti domiciliari. Quest’ultimo provvedimento era stato applicato alcuni mesi fa dall’Autorità Giudiziaria nei confronti dell’uomo, che a settembre scorso era stato tratto in arresto (sempre dalla Polizia Locale) poiché trovato in possesso di un chilo e cento grammi di sostanze stupefacenti.

Nel primo pomeriggio di mercoledì, fermato durante un posto di controllo in piazza Matteotti alla guida di un ciclomotore (peraltro sprovvisto di copertura assicurativa), il giovane ha esibito agli agenti il decreto con cui il Tribunale di Sorveglianza di Varese ha adottato il provvedimento restrittivo nei suoi confronti. Per giustificare la sua presenza in città ha detto di essersi allontanato da casa per recarsi al Sert ove gli era stato fissato un appuntamento con un operatore precisando di aver informato anche le forze dell’ordine.

Non convinti dall’atteggiamento visibilmente agitato dell’uomo, gli agenti hanno effettuato delle verifiche e accertato che di fatto non vi era alcun colloquio in programma presso il servizio dipendenze di via Cadorna; per di più, l’assistente sociale che il ragazzo sosteneva di dover incontrare risultava in ferie.

Messo alle strette, “l’evaso” ha ammesso di essersi inventato tutto e di essere uscito di casa per esigenze personali.

Il Pubblico Ministero di turno ha disposto di riaccompagnarlo al domicilio e di procedere alla denuncia a piede libero per il reato di evasione, punita dal Codice Penale con la reclusione da uno a tre anni. 

Il ciclomotore infine è stato sottoposto a sequestro amministrativo e trasportato presso la depositeria.