Confine

In campo Como e Varese, fuori la guerriglia

Scontro fino a sera tra ultras lariani e poliziotti in tenuta antisommossa. Lanciati sassi, bottiglie e lacrimogeni. Città semiparalizzata

(Polizia di Stato)
14 gennaio 2018
|

Guerriglia doveva essere e guerriglia è stata. Succede sempre così in occasione del derby Como-Varese. E quello di oggi, domenica, nell'area dello stadio Sinigaglia a Como è stato un pomeriggio di ordinaria follia, con sassaiole, bombe carta e lacrimogeni. Prima e dopo il derby, vinto dal Como per 3 a 1. Un risultato che passa in secondo piano dopo che dalle 13, e in due momenti fino a sera, un gruppo di tifosi del Como ha tenuto in scacco un'area strategica della città, bloccando a lungo il traffico. Un centinaio gli ultras bloccati da  altrettanti poliziotti in tenuta antisommossa, che hanno chiuso la strada e piazzato una barriera. Quando gli agenti hanno lasciato passare i bus con a bordo gli ultras del Varese è iniziata la guerriglia con il lancio di sassi, bottiglie di vetro, bombe carta e fumogeni all’indirizzo degli agenti. Un quarto d’ora di scontri, terminati con l’ingresso degli ultras del Varese - poco più di un centinaio - allo stadio.

Al termine della partita le forze dell’ordine hanno tenuto i tifosi ospiti all’interno dello stadio fino alle 17, quando sono stati fatti uscire e sono stati caricati sui bus diretti verso la stazione di Grandate. E qui sono ricominciati gli scontri. Alcuni ultras lariani hanno cercato di sfondare il cordone di polizia, costringendo i poliziotti ti a lanciare lacrimogeni e a disperdere i tifosi. La situazione è tornata tranquilla soltanto attorno alle 18.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔