Economia

Bce, nello scenario peggiore Pil dimezzato, inflazione al 7%

Ipotizzata anche una situazione meno grave in cui i tagli persistenti alle forniture di gas porterebbero a un’ulteriore fiammata dei prezzi

(Keystone)
10 marzo 2022
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Una crescita dimezzata rispetto alle stime pre-invasione dell’Ucraina, e un’inflazione 2022 oltre il 7% per i Paesi della Zona euro. È lo scenario "grave" simulato dagli economisti della Banca centrale europea (Bce) che si accompagna alle stime centrali delle nuove proiezioni macroeconomiche di Francoforte, e che ipotizza una reazione più forte dei prezzi energetici e un riassestamento più profondo dei mercati finanziari: l’effetto sarebbe una crescita che dal 5,4% del 2021 crolla al 2,3% quest’anno (4,2% era la stima pre-guerra) e il prossimo, e rallenta ancora all’1,9% nel 2024. Il tutto a fronte di un’inflazione che decolla fino al 7,1% quest’anno (2,6% nel 2021), ma frena già nel 2023 al 2,7%.

Accanto allo scenario grave, la Bce ipotizza anche uno scenario meno negativo definito "avverso". In cui sanzioni contro la Russia più stringenti avrebbero effetti dirompenti sulle catene commerciali internazionali, e tagli persistenti alle forniture di gas porterebbero a un’ulteriore fiammata dei prezzi dei gas e a tagli nella produzione industriale. Risultato, crescita 2022 ferma al 2,5% e inflazione al 5,9%.

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