Economia

Bps, risultati in crescita in un contesto ancora difficile

Bps (Suisse) si conferma banca legata al territorio. Il risultato d’esercizio supera i 28 milioni di franchi

La direzione generale con al centro il presidente Mauro De Stefani
22 febbraio 2022
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Due anni di pandemia hanno certamente influenzato le modalità di lavoro in molti ambiti. I servizi bancari si sono orientati sul canale online, ma questo non ha impedito alla Bps (Suisse) di conseguire risultati più che soddisfacenti. Anzi, definiti "da record" dal presidente della direzione generale Mauro De Stefani. Il Risultato d’esercizio al netto di ammortamenti e accantonamenti a fine 2021 si è fissato a 28,2 milioni di franchi (+3%), mentre l’utile conseguito è stato di 22,4 milioni (+11%). «Dati ottimi ottenuti anche grazie alla flessibilità della struttura e il sostegno di tutto il personale che hanno permesso di portare avanti progetti e iniziative pianificate, malgrado gli scompensi della pandemia», ha commentato De Stefani. Personale, ha aggiunto, che è aumentato l’anno scorso di sette unità a tempo pieno. Ora sono 347 in totale.«Di questi, l’80% è occupato in Ticino e questo perché molti servizi per tutto il gruppo sono stati concentrati a sud delle Alpi», precisa il presidente della direzione generale di Bps (Suisse) la cui rete territoriale è composta da 20 sportelli fisici in otto Cantoni, una presenza nel Principato di Monaco, una rappresentanza a Verbier in Vallese e un’unità virtuale direct banking. Il telelavoro, ha aggiunto ancora Mauro De Stefani, «è uno dei cambiamenti strutturali che ci lascerà la pandemia di Covid e che noi come azienda abbiamo deciso di utilizzare anche in futuro quale modalità di lavoro flessibile per venire incontro alle necessità dei nostri dipendenti. Negli ultimi due anni sono stati fatti degli investimenti in tal senso».

E proprio l’infrastruttura informatica è stata al centro di miglioramenti lo scorso anno. «Per prima cosa a beneficio dell’operatività ordinaria e dell’efficienza interna, ma anche in chiave strategica per soddisfare le aspettative di una clientela che sta cambiando per effetto dei cambiamenti sociali e tecnologici», aggiunge da parte sua Paolo Camponovo, responsabile della Divisione logistica.
«L’aspetto della salute e della sicurezza di dipendenti, clienti e fornitori, anche in forza di disposizioni legali e deontologiche, ha avuto massima attenzione in qualsiasi circostanza», ha ricordato ancora De Stefani sottolineando che la raccolta ha raggiunto oltre 5,6 miliardi di franchi (+9% rispetto al 2020), di cui 3,5 miliardi (+9%) come raccolta diretta e 2,07 miliardi (+10%) come raccolta indiretta.
«Favorita dal rialzo dei listini e dalla ripresa dell’interesse degli investitori, l’attività di gestione patrimoniale e di consulenza in investimenti ha registrato un marcato incremento. In tale ambito sono state sviluppate soluzioni e proposte sempre più green, unendo obiettivi di rendimento a valori etici, sociali e ambientali», ha affermato da parte sua Roberto Mastromarchi, responsabile della Divisione fronte. «Altrettanto positiva è stata l’evoluzione di Popso (Suisse) Investment Fund Sicav, entità di diritto lussemburghese di cui Bps è gestore. Fondo che si orienta sempre di più verso la finanza sostenibile», ha precisato Mastromarchi.

Per restare all’attività retail, la gamma di prodotti e servizi è evoluta e ora si possono aprire pacchetti di prodotti direttamente online dal sito della banca. «Il contatto personale e di presenza è comunque il rapporto che privilegiamo soprattutto quando si tratta di fornire una consulenza su temi più complessi come il prestito ipotecario», ha commentato il dirigente.
Gli impieghi alla clientela sono cresciuti a oltre 5,08 miliardi di franchi (+6%), di cui 4,5 miliardi (+6%) nella forma di crediti ipotecari e 556 milioni (+7%) come altri crediti nei confronti della clientela. «Investiamo prevalentemente sul territorio, sia per finalità commerciali, sia perché la valutazione del rischio è più corretta», spiega da parte sua Mauro Pedrazzetti, vicepresidente della direzione generale e responsabile della Divisione crediti e finanza. «I tassi ipotecari sono destinati a crescere, ma non in modo da compromettere la sostenibilità. Lo spazio per il rinnovo del parco immobiliare è ampio e lì bisognerà puntare l’attenzione nei prossimi anni», precisa Pedrazzetti. Infine l’inserto culturale della Relazione di bilancio dedicato allo scomparso clown Dimitri.

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