Economia

Novartis non è più azionista di Roche

Il gigante farmaceutico basilese rivende alla sua rivale la partecipazione che detiene da 20 anni. Incasserà 14 miliardi di dollari

Novartis detiene da 20 anni una partecipazione nel capitale azionario di Roche
(Keystone)
4 novembre 2021
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Basilea – Il gigante farmaceutico basilese Novartis sta rivendendo in un colpo solo alla stessa Roche la partecipazione che detiene da 20 anni nel capitale azionario della sua concorrente e vicina di casa. Per i 53,3 milioni di titoli al portatore coinvolti nell’importante operazione, un terzo di quelli in circolazione, Roche sborsa circa 19 miliardi di franchi.

Il prezzo per titolo è fissato a 356,9341 franchi, pari al prezzo medio ponderato degli ultimi venti giorni di contrattazione (fino al 2 novembre), scrivono le due multinazionali renane in comunicati distinti pubblicati oggi.

‘Il momento giusto per monetizzare’

Novartis precisa che la transazione genererà un contributo eccezionale nell’ordine di 14 miliardi di dollari, mentre l’acquisto dei titoli, avvenuto tra il 2001 e il 2003 come investimento a lungo termine, era costato intorno ai 5 miliardi. “È il momento giusto per monetizzare”, ha detto il Ceo del gruppo Vas Narasimhan, citato nella nota.

Dal canto suo Roche spiega che il riacquisto è stato autorizzato dal Consiglio d’amministrazione (Cda) e sarà finanziato tramite debiti. Il gruppo terrà un’assemblea generale straordinaria il 26 novembre per decidere della distruzione delle azioni tornate alla base.

‘Nel miglior interesse di Roche’

Nel quadro della transazione la quota di azioni Roche in mano pubblica salirà dal 16,6 al 24,9%. Ciò permette ai titoli di essere quotati nello SPI ed eventualmente in altri listini. Al contempo non risultano cambiamenti nel controllo del gruppo, visto che il pool di azionisti delle famiglie fondatrici deteneva già la maggioranza dei diritti di voto (50,1%). Tale quota aumenterà ora al 67,5%. I rappresentanti delle famiglie non hanno peraltro partecipato alle discussioni e votazioni del Cda relative all’operazione.

Nella nota il presidente dell’organo di sorveglianza Christoph Franz afferma di essere “convinto che la transazione è nel miglior interesse di Roche e dei nostri azionisti sia da una prospettiva strategica che economica. In futuro Roche sarà ancor meglio posizionata per fornire alle persone in tutto il mondo medicinali e diagnostica in grado di salvare vite”.

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