Economia

Congedo parentale senza più distinzioni fra generi all’Abb

Il gruppo elvetico-svedese fa da apripista: 12 settimane al genitore ‘principalmente responsabile’, indipendentemente dal sesso.

Abb implementa la sua strategia su diversità e inclusione globale
(Keystone)
18 giugno 2021
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Zurigo – Dal 1° gennaio 2022 vi saranno novità per i neogenitori in organico al gruppo industriale elvetico-svedese ABB. Chi verrà identificato come la persona principalmente responsabile del bambino riceverà un congedo di dodici settimane, mentre chi sarà definito tutore secondario avrà diritto a quattro settimane. Scompaiono dunque le differenze fra sessi.

Stando a un comunicato odierno dell'azienda, ciò varrà per ogni impiegato nel mondo che rientra in diverse categorie. Il congedo parentale retribuito concerne infatti anche casi di adozione (sotto i tre anni) e di maternità surrogata, oltre ovviamente chi diventa genitore nel senso "tradizionale".

La misura è da collegare alla strategia su diversità e inclusione globale lanciata da ABB lo scorso autunno per garantire al personale parità di trattamento. Eliminando qualsiasi distinzione di genere, la società intende infatti fornire a tutti la possibilità di trascorrere più tempo con i propri figli neonati, si legge nella nota.

Il congedo parentale potrà essere preso entro il primo anno dalla nascita o dall'adozione. I regolamenti interni ad ABB verrebbero a cadere nel caso in cui le norme locali di un Paese superassero quelle dell'azienda, ovvero se la legge imponesse un permesso più lungo delle settimane offerte dal datore di lavoro.

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