Economia

Usa, il Pil crolla nel secondo trimestre: -32.9%

Anche se migliore rispetto alle attese degli analisti il calo è comunque senza precedenti per la sua severità

La prova che il problema non è il lockdown, è la pandemia (Keystone)
30 luglio 2020
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L'economia americana si è contratta nel secondo trimestre (su base annua) del 32,9%, ha indicato oggi il Dipartimento del commercio. Si tratta di un crollo record, anche se migliore delle attese degli analisti che scommettevano su -34,5%. Il calo è comunque senza precedenti per la sua severità. Gli unici paragoni possibili nella storia americana moderna è con la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale, ovvero prima che iniziasse la raccolta dei dati ufficiale dal 1947.

Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana sono salite a 1'434'000. Il dato pubblicato oggi dal Dipartimento del lavoro è migliore delle attese degli analisti, che scommettevano 1,45 milioni.

Due trimestri di calo Pil, confermata recessione

Il prodotto interno lordo (Pil) americano si contrae per il secondo trimestre consecutivo, confermando che l'Azienda America è ufficialmente in recessione.

Agli inizi di giugno il National Bureau of Economic Reserach (Nber), considerato l'arbitro per quanto riguarda la durata dei periodi di recessione negli Usa, aveva certificato che la recessione americana era iniziata in febbraio. Il -32,9% del pil del secondo trimestre segue il -5% dei primi tre mesi dell'anno.

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