Economia

Chi è causa del suo mal pianga se stesso

Il tribunale commerciale di Zurigo. i clienti raggirato da Viagogo se la sono cercata, nessun indennizzo

3 aprile 2020
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Zurigo - Viagogo, piattaforma online specializzata nella rivendita di biglietti per eventi sportivi o musicali, non viola la legge federale sulla concorrenza sleale: lo ha stabilito il tribunale commerciale di Zurigo, dando torto alla Segreteria di Stato dell'economia (Seco). Detto in estrema sintesi, secondo i giudici il consumatore che si fa raggirare deve solo fare mea culpa.

Con sede a Londra e a Ginevra, Viagogo gestisce 65 piattaforme a livello mondiale. Le lamentele per il suo operato sono numerosissime: si va dai clienti che non ricevono i biglietti ordinati ai prezzi spropositati, passando per le difficoltà che incontrano persone che non riescono ad accedere a partite o concerti perché hanno tagliandi a nome di altri individui.

Quello che molti fruitori probabilmente non sanno è che Viagogo non è un venditore di biglietti quali Ticketcorner o Starticket, bensì solo un mercato su cui si possono incontrare compratori e acquirenti, analogamente a siti come Tutti o Ricardo.

Il fatto è che Viagogo non comunicava attivamente questo stato di cose: la Seco ha quindi avviato un'azione legale sulla base della normativa sulla concorrenza sleale, chiedendo che la piattaforma, sulla sua pagina internet iniziale, facesse presente che è una borsa dei biglietti e non un venditore ufficiale, nonché che i prezzi possono essere più alti o più bassi delle tariffe normali. Il portale avrebbe dovuto anche segnalare i potenziali problemi che i titolari di biglietti a nome di altri possono avere al momento dell'ingresso a un evento.

In una sentenza pubblicata di recente, il tribunale commerciale di Zurigo ha però stabilito che il consumatore medio non viene in alcun modo raggirato. La corte fa presente che attraverso il collegamento ipertestuale "About Us", in fondo alla pagina, viene spiegata la natura del sito. Il fatto che singoli consumatori imprudenti se ne rendano conto solo a posteriori non è rilevante, agli occhi dei giudici.

Nel frattempo però già nel corso del procedimento Viagogo ha inserito una menzione sulla prima pagina del suo sito, vicino al bordo superiore. "Siamo il più grande mercato secondario del mondo per i biglietti di eventi dal vivo. I prezzi sono stabiliti dai venditori e possono essere inferiori o superiori al valore nominale."

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