Il gruppo danese DSV, che ha rilevato la società basilese attiva nei trasporti e nella logistica, non è riuscito a trovare un accordo con il personale
Piano sociale unilaterale per i dipendenti licenziati di Panalpina, società basilese attiva nei trasporti e nella logistica rilevata dal concorrente danese DSV: il gruppo non è riuscito a trovare un accordo con i rappresentanti del personale e offre quindi ora volontariamente un supporto all'uscita.
Nelle ultime settimane le parti si sono avvicinate, ma non c'è ancora un'intesa, si legge in un comunicato odierno. I negoziati proseguono, ma intanto vengono introdotte misure concrete, in particolare per aiutare le persone toccate dalla ristrutturazione a ritrovare un lavoro.
A metà ottobre DSV aveva annunciato che nella centrale Panalpina di Basilea sarebbero stati cancellati sino a 165 impieghi. Il provvedimento era stato giustificato con la necessità di eliminare i doppioni emersi durante il processo di integrazione: le sovrapposizioni concernono in particolare il settore informatico.
Le posizioni saranno soppresse o trasferite nella sede di Hedehusene, in Danimarca. Il gruppo aveva assicurato che, dopo la riorganizzazione, circa la metà degli attuali 300 dipendenti di Panalpina potranno rimanere a Basilea.
L'azienda renana opera in oltre 70 paesi con circa 14'000 dipendenti. Nel 2018 ha generato un utile di 76 milioni di franchi, su un fatturato di 6,0 miliardi.